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Festività (e non solo) con un doppio impianto cocleare: l’esperienza del signor Arnaldo

Festività (e non solo) con un doppio impianto cocleare: l’esperienza del signor Arnaldo
Le feste natalizie da sempre regalano impagabili momenti di affetto, gioia e, soprattutto, condivisione. Lo spirito natalizio di queste giornate, spesso, passa attraverso i suoni. Ce ne parla il Signor Arnaldo, 72 anni, portatore di impianto bilaterale. Anche a Natale, è bene ricordare l’importanza di prendersi cura del proprio udito: per questo nasce la campagna informativa della Fondazione Akusia Onlus al link: https://fondazione-akusia.jimdosite.com/campagna-ipoacusia/. Per maggiori informazioni chiamare al 800175011

Signor Arnaldo, come vive questo periodo una persona portatrice di impianto cocleare?

“In realtà, proprio grazie agli impianti cocleari, non ho necessità di intraprendere particolari accorgimenti nemmeno durante periodi festivi, come quello natalizio. Riesco ad interagire bene con i miei ospiti, parenti ed amici, a pranzare ed a conversare con loro, anche al telefono, come faccio tutti i giorni. Le uniche situazioni in cui mi capita di incorrere in maggiori difficoltà sono quelle in cui regna la confusione, ad esempio in un negozio affollato, dove c’è molto rumore e limitazioni come la mascherina sul viso e spesso un plexiglass di separazione davanti alla cassa. In queste situazioni chiedo di ripetere la frase. Un altro esempio è durante la visione di un film: le conversazioni concitate, sovrapposte, e le voci non sempre chiare, possono creami difficoltà. In questo caso mi avvalgo dei sottotitoli e utilizzo un trasmettitore audio via bluetooth. Si tratta di casi isolati, che non riguardano ad esempio la visione di notiziari, i documentari, o trasmissioni di varietà.”

Al di là delle feste, come si svolge la sua quotidianità?

“Pur avendo oltre 70 anni, continuo a lavorare: sono docente di corsi di informatica, che da circa due anni si svolgono su piattaforme online. Anche in tali circostanze, non ho problemi di comprensione, se non in rari casi in cui chiedo di ripetere ciò che è stato detto.”

Come è cambiata la vita con l’impianto?

“La mia ipoacusia è stata individuata sin da quando ero piccolo, mantenendosi stabile fino ai 50 anni. Da quell’età ho incominciato a perdere progressivamente l’udito, fino a non riuscire più a sentire nulla. Ho dovuto interrompere alcune attività lavorative e non ero più autosufficiente. Ad esempio, in automobile non avrei saputo dire se l’autoradio era accesa o no. Addirittura, evitavo la conversazione con le persone per non trovarmi in situazioni imbarazzanti di non comprensione. Sono state queste condizioni a convincermi di proseguire verso l’impianto cocleare bilaterale. Grazie ad esso la mia vita è stata completamente rivoluzionata. Sono tornato a lavorare e riscontro che ogni anno il mio udito migliora sempre più, rendendomi possibili esperienze che non avrei mai più potuto vivere, ad esempio perfezionare il francese, lingua che adoro. Addirittura, ora sento meglio di tanti miei coetanei che non hanno mai sofferto di ipoacusia!”

Complimenti per tutto quello che fa! Cosa potrebbe dire alle persone che sperimentano un calo uditivo e vogliono avvicinarsi al mondo degli impianti cocleari?

“La mia prima operazione di impianto è stata eseguita nel 2008 e la seconda nel 2012. La cosa più importante quando si inizia questo percorso è non perdersi d’animo: l’impianto cocleare dà enormi benefici che si ottengono con il tempo. L’aiuto guidato di logopedisti, le costanti regolazioni del device e l’impegno personale permettono di raggiungere ottimi risultati.”

Quindi, vietato scoraggiarsi, non fermarsi mai di fronte al problema e superare l’idea di essere destinati a una condizione irreversibile. Oggi sono disponibili numerose soluzioni personalizzate che permettono alle persone con ipoacusia di tornare a sentire, trovando il sistema più idoneo alle proprie esigenze. Il giusto device, così come una diagnosi precoce, possono evitare il peggioramento del deficit, l’isolamento e il deperimento cognitivo. Per un primo consiglio, chiama il numero verde 800 175011 o visita il sito dedicato alla campagna informativa di Fondazione Akusia, onlus che si occupa di beneficenza e ricerca scientifica nel settore dell’ipoacusia.

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