Pensioni anticipate, in Italia è boom. Il lavoro nobilita la donna e l’uomo. Ma dopo molti anni passati ad adempiere ai propri doveri e a trascorrere la maggior parte del tempo a lavorare senza sosta per otto ore al giorno, è anche giusto e comprensibile decidere di fermarsi per riprendere in mano le redini della propria vita.
Per questo non stupisce che nel 2019 l’Inps abbia liquidato 535.573 nuove pensioni, registrando un aumento consistente delle pensioni anticipate. Tale crescita rappresenta il +29,4% rispetto agli anni passati. Insomma, un vero e proprio boom di questa forma di previdenza sociale.
Pensioni anticipate: perché così tante in Italia?
La causa alla base dell’incremento delle pensioni anticipate è sicuramente la famosa Quota 100. E soprattutto l’’aumento di cinque mesi per accedere alla pensione di vecchiaia, che dall’inizio dello scorso anno è richiedibile una volta compiuti i 67 anni. Infatti, mentre sono aumentati i lavoratori che cercano di accedere alla pensione con Quota 100, sono diminuiti i lavoratori che raggiungono la pensione di vecchiaia. Scendendo nel dettaglio, si è registrato riguardo a questo tipo di pensionamento un calo del 15,6% rispetto agli anni antecedenti alla famosa manovra voluta dall’ormai pensionato governo giallo verde.
I dati sulle pensioni anticipate
Nel 2019 sono infatti solo 33.123 i dipendenti che hanno lasciato il lavoro a 67 anni compiuti grazie alla pensione di vecchiaia, mentre sono 126.107 i lavoratori che sono riusciti ad accedere alla pensione anticipata. I numeri parlano chiaro: i lavoratori che hanno optato per questa ultima soluzione sono il quadruplo di chi ha aspettato la pensione di vecchiaia.
Questo dato è emerso dal monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento. Stando a questa rilevazione, nell’appena concluso 2019 le pensioni di vecchiaia sono state solo il 20,8% dei pensionamenti mentre il 79,2% sono state quelle anticipate. Queste percentuali sono un segnale forte, che comunica quali siano le esigenze e i desideri dei lavoratori che sono alla fine del loro percorso professionale.
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Andrea Carozzi