La stagione del melograno inizia ufficialmente a ottobre, anche se generalmente questo frutto inizia a comparire sulle nostre tavole man mano che ci si avvicina al Natale.
Le proprietà
Il melograno (o melagrana) è un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche. Ricco di acqua, questo frutto ha un contenuto medio di carboidrati (13,5%), mentre quello lipidico e quello proteico risultano bassi. Buona la quantità di fibra, intorno al 4%. Inoltre, è ricco di sali minerali: ferro e potassio, ma anche zinco, manganese, rame, fosforo, magnesio, sodio, selenio e calcio, così come di vitamine (soprattutto quelle del gruppo B, la A, la C, la E e la K. Ricco di antiossidanti come flavonoidi, acido ellagico e gallico, e quercetina”, è un frutto poco calorico, poiché contiene soltanto 65 calorie per 100 grammi di prodotto.
Tra le sue proprietà più note, l’azione antitumorale, grazie alla presenza di tannini e polifenoli, in grado di proteggere contro la genesi o la progressione di diversi tipi di tumore. Sempre grazie a queste sostanza, unita all’acido ellagico, si aggiunge un’azione antibatterica e antiinfiammatoria. Protettivo nei confronti della mucosa intestinale, il melograno aiuta anche nell’alleviare la nausea e nel combattere le emorroidi. Infine, l’abbondanza in antiossidanti fa del melograno un ottimo alleato contro i radicali liberi, che ci protegge dai processi di invecchiamento, favorendo la rigenerazione cellulare e la riparazione dei tessuti.
Gli usi in cucina
In cucina il melograno si può usare semplicemente in forma di succo, estraendolo direttamente dal frutto anche con un semplice spremiagrumi. I chicchi sono ottimi anche in un’insalata mista, oppure per insaporire un riso basmati. Ottimo anche il risotto al melograno, del quale vengono utilizzati, in questo caso, sia i chicchi interi (soprattutto come decorazione), sia il succo durante la cottura del riso.