L’arrivo del coronavirus ha rotto equilibri che erano già fragili all’interno del tessuto sociale, rendendo più complicata e precaria la vita di molti italiani. Con l’isolamento sociale imposto dal Governo, misura essenziale per limitare il numero dei contagi, famiglie e lavoratori si sono trovati ad affrontare tempi difficili. Fra bambini e ragazzi a casa da scuola, alcune attività lavorative sospese, mancati ingressi nelle finanze familiari e le spese che non diminuiscono, arrivare a fine mese può diventare una vera e propria sfida. Per questo motivo, il Governo italiano si è messo all’opera e a metà marzo ha emanato il Decreto Legge Cura-Italia (17 marzo 2020), reperendo risorse per dare aiuti a famiglie e lavoratori colpiti dall’emergenza sanitaria. Il provvedimento di marzo sarà ulteriormente esteso e rafforzato nel mese di aprile, con il cosiddetto Decreto Aprile.
Gli ambiti di intervento del Dl Cura-Italia
La misura pensata dal Governo per fornire aiuti a famiglie e lavoratori si focalizza su quattro principali ambiti di intervento per rispondere allo shock – anche economico – determinato dalla diffusione del coronavirus in Italia. In primis, il Dl potenzia il sistema sanitario e la Protezione Civile per far fronte in maniera più efficace all’emergenza nel settore della salute pubblica. Inoltre, il provvedimento prevede la protezione del lavoro e dei redditi, il sostegno della liquidità per imprese e famiglie e la sospensione delle scadenze per il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali ed assistenziali. Queste misure vanno in aiuto ai cittadini che si trovano a fronteggiare numerose spese che pesano sul bilancio familiare: gli stipendi di collaboratori domestici come badanti o baby-sitter, il pagamento delle rette scolastiche, tasse e tributi.
Sostegno ai genitori che lavorano e ai caregivers
Fra i vari aiuti a famiglie e lavoratori, i genitori che lavorano potranno usufruire di diverse misure pensate per loro. Non manca anche il sostegno ai caregivers.
- Congedo parentale al 50% fino a 15 giorni aggiuntivi. I genitori che hanno figli al di sotto dei 12 anni hanno diritto a uno speciale congedo parentale con una indennità pari al 50% della retribuzione. Ne può beneficiare un solo genitore, solo se l’altro non è disoccupato o senza lavoro (e perciò riceve già altre forme di sostegno al reddito). Si possono fruire al massimo 15 giorni, anche non continuativi, durante la sospensione dell’attività scolastica. È necessario fare richiesta attraverso il portale dell’INPS oppure i patronati.
- Bonus per servizi di baby-sitting. In alternativa al congedo, con gli stessi requisiti è possibile fare domanda per un voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo di 600 euro per nucleo. Il bonus non è erogato in base alla soglia di reddito o al numero di figli. È possibile fare richiesta attraverso il canale dell’INPS. Se il collaboratrice domestica è già contrattualizzata, il voucher potrà essere usato solo per pagare ore extra.
- Potenziamento degli strumenti digitali della scuola. Oltre a un sostanzioso incremento delle risorse per l’acquisto di piattaforme e strumenti digitali per le scuole, sono previsti 70 milioni di euro per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti dispositivi digitali in comodato d’uso.
- Aumento giorni di permesso retribuito coperti dalla legge 104. I caregivers che prestano aiuto a un familiare in difficoltà potranno usufruire di 12 giorni di permesso retribuito in aggiunta ai 3 giorni mensili di permesso previsti dalle legge 104, arrivando così fino a 15. I giorni di permesso potranno essere fruiti consecutivamente durante il mese oppure frazionati in ore.
- Buoni spesa per famiglie in difficoltà e Carta Famiglia. Per le famiglie in difficoltà sono stati previsti 400 milioni ai Comuni per i buoni spesa. I nuclei saranno scelti in base alle graduatorie dei servizi sociali. Inoltre è stata prevista una Carta Famiglia che dà diritto a sconti e servizi agevolati presso negozi sia fisici che online. Le attività che aderiscono per ora sono solo 135. La possibilità di richiedere la Carta Famiglia è stata estesa a tutti i nuclei con figli minori di 26 anni conviventi.
Protezione del lavoro e dei redditi
Il decreto Cura-Italia prevede disposizioni anche per tutelare i redditi delle famiglie e il lavoro ed evitare così un vero e proprio blocco dell’economia.
- Moratoria sui mutui prima casa. Oltre ai casi già previsti (perdita di lavoro, grave handicap, morte), è possibile fare richiesta ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che abbiano subito una flessione del fatturato superiore al 33 per cento rispetto all’ultimo trimestre 2019 causata dalle norme adottate per affrontare l’emergenza coronavirus. Inoltre, può rivolgersi a questa misura anche chi ha subito una diminuzione del 20% dell’orario lavorativo per più di 30 giorni. Il modulo di domanda si compila attraverso la propria banca, accompagnato da dichiarazione del datore di lavoro o autocertificazione sul fatturato.
- Cassa integrazione in deroga. La Cassa integrazione in deroga è estesa a tutto il territorio nazionale per tutti i dipendenti di tutti i settori produttivi. Possono farne richiesta anche le aziende con meno di 5 dipendenti e con la nuova causale “Covid-19” si può fruire della misura per nove settimane al massimo.
- Premi ai dipendenti che restano in servizio. I lavoratori che hanno un reddito annuo lordo fino a 40.000 € che nel mese di marzo hanno svolto la propria prestazione sul luogo di lavoro hanno diritto a un premio di massimo 100 €, in base ai giorni lavorati.
- Indennizzo di 600 € per lavoratori autonomi e partite IVA. L’indennizzo interessa numerosi lavoratori autonomi, dal lavoratori nel mondo dello spettacolo a quelli del mondo agricolo, dagli artigiani ai commercianti. È possibile fare richiesta attraverso il sito dell’INPS.
- Straordinari per personale sanitario e forze dell’ordine. Sono stanziati nuovi fondi per remunerare le prestazioni di lavoro straordinario di personale sanitario e forze dell’ordine, che copriranno anche la dotazione di adeguati dispositivi di protezione individuale.
- Contributi per collaboratori domestici spostati al 10 giugno. Il termine dei versamenti dei contributi per badanti, colf e baby-sitter è stato spostato al 10 giugno senza sanzioni o interessi.
Micol Burighel