Pfizer e AstraZeneca hanno comunicato ritardi e tagli delle dosi nella consegna del vaccino anti-Covid rispetto ai piani iniziali presi con l’Europa e il Governo italiano. Questo naturalmente ha portato a una revisione della campagna vaccinale in Italia, per adeguarsi alla nuova situazione.
Ritardi nella consegna del vaccino anti-Covid da parte di Pfizer e AstraZeneca
Le dosi inizialmente previste in distribuzione da Pfizer ammontavano a 470mila (circa) a settimana. L’azienda però nella scorsa settimana ha accumulato un ritardo nella distribuzione dovuto al potenziamento di un suo stabilimento in Belgio che ha naturalmente rallentato la campagna vaccinale in Italia. Da una media di 80mila persone vaccinate al giorno si è passati a una media di 28mila. Dalla prossima settimana, però, l’azienda ha dichiarato che la fornitura di dosi tornerà a pieno regime.
E per quanto riguarda AstraZeneca, invece? Per i Paesi dell’Unione Europea il vaccino deve ancora ottenere il via libera dell’Ema (l’Agenzia Europea per i Medicinali). Perché venga distribuito in Italia, servirà anche l’autorizzazione dell’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco). In questi giorni dovrebbe avvenire il tutto. L’azienda però ha già comunicato un taglio del 60% sulle scorte patteggiate, dovuto a un problema di produzione.
Cosa comportano i ritardi nella consegna del vaccino?
I ritardi, accaduti e annunciati, di Pfizer e AstraZeneca nella consegna del vaccino anti-Covid hanno naturalmente rallentato il piano vaccinale nel nostro Paese e innescato alcune riflessioni.
Meglio tenere da parte i vaccini per somministrare la seconda dose a chi ha già ricevuto la prima oppure immunizzare quante più persone possibili (scelta fatta in Gran Bretagna)? Per il momento, la priorità sarà data ai richiami.
Inoltre, a fine gennaio sarebbe stato il turno degli over 80 per il vaccino anti-Covid, ma questo momento a causa dei ritardi di Pfizer è slittato in avanti. Secondo il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, la vaccinazione anti-Covid per gli over 80 ritarderà di 4 settimane. Per il resto della popolazione invece si parlerebbe di 6-8 settimane.
La somministrazione del vaccino anti #Covid_19 per gli over 80 slitta di 4 settimane, per il resto della popolazione di 6-8. Il mio intervento a #domenicain su @RaiUno https://t.co/SU6hGtdtcF
— Pierpaolo Sileri (@piersileri) January 24, 2021
Micol Burighel
NON PERDERTI I NOSTRI ARTICOLI!
Per entrare a far parte della nostra community e rimanere aggiornato, iscriviti alla newsletter di Altraetà! Clicca il link qui sotto, inserisci nome, cognome e email, accetta la Privacy Policy e seleziona “Iscriviti alla nostra newsletter”. Una volta alla settimana riceverai sulla tua mail una selezione delle migliori notizie sul mondo over 50! È gratis, comodo e veloce. E in ogni momento puoi scegliere di disiscriverti! CLICCA QUI