ORIGINE ED EVOLUZIONE DI UN CAPO EVERGREEN
Il cappotto è un capo di abbigliamento che ha una lunga storia e un’evoluzione interessante nel corso dei secoli. I primi cappotti risalgono all’antichità. Gli Egizi, i Babilonesi e i Romani indossavano mantelli o toghe come protezione dagli eventi atmosferici, spesso fatti di tessuti pesanti o pelli di animali. Nel Medioevo, invece, il cappotto iniziò a evolversi in una forma più simile a quella che conosciamo oggi. Era spesso realizzato in lana o tessuti pesanti per mantenere al caldo il corpo, e i dettagli e i materiali variavano in base allo status sociale. Nel Rinascimento, invece, divennero più decorati e ricchi di ornamenti, con l’uso di tessuti pregiati come il velluto e il broccato.
È nel XVIII secolo che le silhouette dei cappotti divennero più elaborate, con ornamenti come bottoni e ricami, differenziando maggiormente anche i generi: i cappotti da uomo erano spesso lunghi e opulenti, mentre quelli da donna erano più aderenti e seguivano le linee del corpo.
Nel XIX secolo, con l’avvento dell’industrializzazione, i cappotti iniziarono a essere prodotti in serie e divennero più accessibili a tutte le fasce sociali, vennero introdotte la tagliatura e la cucitura meccaniche, che resero più semplici la produzione.
Il secolo per eccellenza del cappotto è il ‘900, durante il quale questo capo subì diverse trasformazioni stilistiche. Negli anni ’20, ad esempio, le silhouette erano più corte e più aderenti. Negli anni ’60, invece, i cappotti divennero spesso più sperimentali e psichedelici, riflettendo le mode dell’epoca.
Oggi, i cappotti vengono realizzati in una vasta gamma di stili, tessuti e colori per adattarsi alle esigenze della moda contemporanea e delle diverse condizioni climatiche. Mentre alcuni mantengono uno stile classico, altri sono progettati per scopi specifici, come il cappotto da neve o il cappotto impermeabile. Tuttavia, i cappotti continuano ad essere un elemento chiave nell’abbigliamento invernale, non solo per la loro funzionalità nell’offrire calore, ma anche come dichiarazione di stile.
COME SCEGLIERE E ABBINARE IL CAPPOTTO PER L’INVERNO
Scegliere e abbinare il proprio cappotto invernale richiede alcune considerazioni, per garantire che sia funzionale, adatto al clima e si integri bene con il proprio stile personale. Innanzitutto, bisogna valutare il clima della zona in cui si vive, per stabilire il tipo di cappotto e di rivestimento necessari. Oltre a questo, è necessario differenziare le occasioni dall’uso quotidiano, preferendo uno stile più elegante nel primo caso e uno più casual nel secondo, pur mantenendo la propria personalità e tenendo fede al proprio gusto.
Ci sono, inoltre, vari stili e modelli tra cui scegliere, a seconda della stagione, come il cappotto a doppio petto, con cappuccio, il trench, il piumino, ecc…Da non sottovalutare la scelta del colore, in modo che si abbini bene al proprio guardaroba e che possa essere facilmente coordinato con i vari abiti: per questo, colori neutri come nero, grigio, marrone e blu marino sono scelte classiche e versati.
Attenzione anche alla lunghezza del cappotto, che può influenzare l’altezza apparente e, di conseguenza, il proprio comfort. Un cappotto lungo può essere più caldo, ma potrebbe appesantire la figura. Un cappotto più corto potrebbe essere più leggero e pratico per muoversi.
Infine, è consigliabile il pensiero a lungo termine nell’acquisto di un buon cappotto invernale, nell’ottica di un vero e proprio investimento. Assicurarsi di scegliere un cappotto di alta qualità realizzato con materiali resistenti e cuciture solide sarà fondamentale perché esso duri nel tempo.
