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Una bocca in salute tiene lontano il morbo di Alzheimer

Una bocca in salute tiene lontano il morbo di Alzheimer

Da oggi c’è un motivo in più per mantenere in salute la nostra bocca, ed è il dato emerso da un recente studio che sottolinea come una buona e costante igiene orale possa allontanare l’insorgere del morbo di Alzheimer.

A sostenere questa tesi è un gruppo di ricercatori dell’Università di Bergen in Norvegia che ha sottolineato un legame tra una cattiva igiene orale e la patologia neurodegenerativa.

Gengivite e morbo di Alzheimer sono legate a doppio filo
I ricercatori norvegesi, guidati dal Dott. Piotr Mydel, hanno scoperto che i batteri coinvolti nello sviluppo di gengiviti e altre infiammazioni del cavo orale possono passare dalla bocca al cervello. Una volta raggiunto l’organo cerebrale questi batteri possono cominciare a  produrre betamiloide, una proteina in grado di danneggiare e distruggere le cellule nervose provocando perdita di memoria e, infine, anche il morbo di Alzheimer.

Porphyromonas gingivalis, il batterio responsabile
Il batterio responsabile di questo processo prende il nome scientifico di Porphyromonas gingivalis e secondo i ricercatori sarebbe anche in grado di accelerare lo sviluppo della patologia nelle persone che ne risultano già affette.

Il  P. gingivalis è un inquilino della bocca che di solito si infiltra nelle gengive durante l’adolescenza. Stando alle rilevazioni statistiche condotte da chi studia le patologie del cavo orale, circa una persona su cinque, con meno di 30 anni, possiede dei livelli bassi di P. gingivalis nelle gengive. In generale il batterio non è pericoloso, ma nelle persone più sensibili può portare alla comparsa di un’infiammazione cronica che prende il nome di parodontite.

L’importanza dell’igiene orale

Attualmente i ricercatori stanno mettendo a punto dei farmaci in grado di bloccare il passaggio del P. gingivalis dalla bocca al cervello. Si tratta di composti che interagiscono con le tossine prodotte dal batterio stesso e le bloccano.

Soprattutto nei soggetti che hanno predisposizione genetica per demenze e Alzheimer, l’attenzione alla salute delle gengive potrebbe risultare un ottimo sistema per prevenire l’insorgere di patologie neurodegenerative. Il modo migliore per prevenire la crescita fuori controllo del batterio P. gingivalis, infatti, è quello di lavarsi regolarmente i denti e di utilizzare il filo interdentale, nonché di fissare una seduta di igiene orale almeno una volta all’anno.

Andrea Carozzi

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