Al Fondo per il sostegno al caregiver familiare, istituito con la legge 205/2017, il governo ha affiancato un secondo fondo, con nuove risorse fino al 2023. Sono destinatari gli interventi che riconoscano il valore sociale ed economico di tale attività di cura non professionale.
Le Regioni stanno inserendo le risorse nella propria programmazione e per quest’anno sono già disponibili diversi strumenti di aiuto economico, erogati direttamente ai caregiver familiari su richiesta.
Il nuovo fondo ha una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021-2023.
Il dipartimento per le politiche della famiglia della presidenza del consiglio dei ministri trasferisce alle Regioni, entro 45 giorni dalla domanda, le risorse previste in un’unica soluzione. Entro 60 giorni dal versamento, le Regioni traferiscono le risorse agli ambiti territoriali, secondo quanto previsto nella programmazione regionale.
Le priorità per i contributi caregiver
Le risorse destinate alle Regioni per interventi di sostegno al caregiver familiare, devono essere utilizzate in base a una serie di priorità. In particolare, assistenza a persone in condizione di disabilità gravissima; ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione; infine, ai programmi di accompagnamento per la deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Domande già aperte in alcune regioni
La Lombardia, per il 2021, eroga risorse in forma di assegno una tantum ai caregiver familiari, prioritariamente alle persone con gravissima disabilità (70%), pari a 800 euro, e disabilità grave (30%), tra 200 e 400 euro. Nel primo caso, attraverso le ATS e la domanda deve essere presentata entro il mese di settembre 2021. Nel secondo attraverso gli Ambiti Territoriali o i Comuni.
La Regione Lazio prevede contributi economici alle persone con disabilità gravissime fisiche, psichiche o sensoriali (minorenni, adulte e anziane) per l’assistenza domestica. Devono essere richiesti tramite il municipio di residenza. In alternativa all’assegno di cura da 800 euro al mese, che viene erogato al personale qualificato attraverso un regolare rapporto di lavoro o aziende accreditate nel territorio) è possibile ottenere un contributo di cura di 700 euro al mese per il caregiver familiare che si prende cura della persona con disabilità gravissima. Il beneficio viene erogato, con cadenza mensile o bimestrale, nell’anno successivo a quello di presentazione della domanda.
In Puglia fino al 30 giugno si può fare domanda per il contributo mensile da 800 euro per le persone in gravissima disabilità assistite da caregiver familiari.