Gestire i propri risparmi direttamente dal proprio pc? Pagare tasse, bollette o bonifici con un semplice click? Consultare l’andamento delle proprie azioni senza uscire di casa? Solo fino a pochi anni fa sarebbe stata pura utopia. Oggi non solo tutto ciò è veloce e alla portata di tutti. Ma – particolare non trascurabile in tempi di crisi – è gratis.
Le recenti aperture del mercato libero nel settore bancario hanno moltiplicato l’offerta, stimolando la concorrenza. A tutto vantaggio dei risparmiatori, che possono scegliere tra una vasta proposta di conti correnti pensati per ogni portafoglio e ogni esigenza.
In questo mare magnum, negli ultimi anni è in rapida espansione il conto on line. Sono circa 15 milioni i correntisti italiani che scelgono di affidare i propri risparmi del tutto o in parte alla rete: in pratica 1 su 2, per un trend che sfiora il +70% negli ultimi 4 anni. Di questi, circa il 20% ci arriva direttamente da banche digitali.
Numeri che fanno ben sperare – anche sotto il profilo fiscale – e lasciano ampi margini di crescita, se paragonati a quelli del resto d’Europa, dove la penetrazione del digital banking è avvenuta in media 3-5 anni prima rispetto al nostro Paese (addirittura 7 anni negli stati nordici e scandinavi).
Ma quali sono i pro e contro di aprire (e gestire) un conto su internet?
+ PIÚ
- Riduce sensibilmente l’uso del denaro contante
- Per lo stesso motivo, garantisce la tracciabilità delle operazioni
- Garantisce, inoltre, tutti i servizi del conto tradzionale (carta di credito, bancomat, assegni, domiciliazione bollette, versamento stipendio etc…) e permette di compiere le stesse operazioni di uno sportello bancario, ma accelerando nettamente i tempi ed evitando code e inutili attese
- La banca on line ha orari molto più elastici: ogni gestore ha le sue regole, ma di norma è possibile accedere al proprio conto dal mattino presto fino alla mezzanotte
- Nessun costo di attivazione. Ricordatevi, però, di eliminare l’invio delle comunicazioni cartacee a casa, che incide (di poco o di molto, a seconda della banca) sui costi annuali
– MENO
- Non si può usufruire dei servizi allo sportello, se non pagando una salata commissione
- Una minore consulenza finanziaria, anche se alcuni gestori garantiscono il servizio anche per i clienti on line
Infine abbiamo provato a tracciare un confronto tra i principali conti correnti in rete in circolazione, parametrato su un correntista di circa 50 anni, con un saldo contabile medio di 30.000 euro e con una media intensità di utilizzo (intorno alle 60 operazioni all’anno). Ecco i risultati (dati raccolti su www.confrontaconti.it):
Hello Bank di Bnl (Gruppo BNP Paribas):
Costi
Fissi: 34,20 euro (bollo); Variabili: 0
Interessi netti
169,48 (tasso a regime 0,01% lordo)
Banca Dinamica
Costi
Fissi: 0; Variabili: 0
Interessi netti
55,96 euro (tasso a regime 1% lordo)
Widiba
Costi
Fissi: 34,20
Variabili: 6
Interessi netti
55,96 (tasso a regime 0,25 lordo)
Deutsche Bank
Costi
Fissi: 34,20
Variabili: 11
Interessi netti
55,50 (tasso a regime 0,25 lordo)
WeBank
Costi
Fissi: 25,65
Variabili: 0
Interessi netti
31,08 (tasso a regime 0,15 lordo)
Banco Popolare
Costi
Fissi: 0
Variabili: 0
Interessi netti
2,22 (tasso a regime 0,01 lordo)
Lorenzo Tosa