Inizia con questo numero un simpatica iniziativa in cui chiediamo ai nostri lettori cos’è per loro altraetà. Abbiamo anche abbinato un gioco per ricambiare l’affetto di chi ci segue ormai da tempo dandoci consigli e suggerimenti per migliorare le nostre proposte. In effetti questo portale è una novità in campo editoriale perché si rivolge per la prima volta ad un target maturo, non nella maniera usuale come si era soliti fare, ovvero proporre rubriche riguardanti le malattie dell’età, prodotti medicinali, dentiere, viaggi religiosi, ecc…
Il nostro nuovo modo di interpretare il mondo degli adulti è sinonimo del nome che abbiamo voluto dare alla nostra testata. Un nuovo modo di vivere questo passaggio dalla giovinezza all’età adulta che noi abbiamo definito un’altra età, che non ha niente a che fare con il modo di vivere dei nostri genitori, né tanto meno dei nostri nonni.
Le scoperte scientifiche, la medicina, il miglioramento delle condizioni economiche, il nuovo modo di interpretare il ben-essere, ha fatto si che le generazioni dei cinquantenni, sessantenni e oltre non si riconoscono più nel modo di vivere dei loro predecessori e desiderano interpretare questa nuova fase della loro vita in maniera totalmente diversa. Come dar loro torto: anche maggiori risorse economiche giocano a loro favore. Anche se non tutti godono di buone disponibilità, si tratta pur sempre di un’entrata certa, contro quella dei giovani che spesso faticano ad avere un impiego .
Così come sono cambiati i gusti e la cura della persona che ha contribuito a migliorarne l’aspetto estetico. Tanto che oggi una quarantenne può facilmente essere scambiata per una trentenne, una cinquantenne per una quarantenne e così via. Ho visto settantenni ballare la salsa meglio dei ventenni. Ottantenni andare in bicicletta sfidando le salite più ardue. Novantenni fare viaggi avventurosi. Signore iniziare nuove attività dopo la pensione, così come dedicarsi al volontariato e donare la seconda parte della propria vita agli altri.
Questa è effettivamente una nuova altra stagione in cui si può e si deve decidere della propria vita. Prima si era impegnati con gli obblighi e i doveri del lavoro e della famiglia a cui non ci si poteva sottrarre. Oggi si è più liberi di inventare l’altra parte della propria vita che ci vede, forse per la prima volta protagonisti consapevoli.
La Direttrice, Daniela Boccadoro Ameri