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Un pugno al Parkinson: la boxe riduce i sintomi della malattia

Un pugno al Parkinson: la boxe riduce i sintomi della malattia
parkinson boxe

Un allenamento di boxe senza contatto efficace nel ridurre i sintomi della malattia di Parkinson. Si tratta metodo Rock Steady Boxing, nato negli Usa nel 2006 grazie all’intuizione dell’ex procuratore dell’Indiana Scott C. Newman.

Maggior equilibrio, ampiezza di movimento, forza e ritmo sono solo alcuni dei benefici legati al Rock Steady Boxing. Alcuni esercizi possono addirittura svolgere una funzione neuroprotettiva, rallentando la progressione della malattia e migliorando di fatto la qualità della vita dei pugili parkinsoniani, che oggi sono oltre 43 mila.

Una disciplina arrivata anche in Italia per volontà di Tiberio Roda, imprenditore comasco a cui nel 2013 è stata diagnosticata una forma di Parkinson. Roda ha lanciato nel 2014 il progetto Rock Steady Boxing Como Lake e ha avviato nella palestra Energy Center di Gerenzano (Va) uno specifico corso per i parkinsoniani del territorio.

«Quando mi è stato diagnosticato il Parkinson nel 2013 ricordo di aver detto al medico: “se questa è una gara, la vinco io” – ricorda Roda – Ho iniziato così a seguire il suo consiglio di fare tanta attività fisica e cercando in rete mi sono imbattuto in questo metodo di cui ho apprezzato la natura dinamica e positiva. Ho così deciso di volare negli Usa per diventare coach e dopo la formazione sono tornato in Italia per aprire la mia palestra, la prima in Italia e la 34esima al mondo. Oggi le palestre nel mondo sono 871 con oltre 43 mila persone che praticano la boxe senza contatto».

Luca Morelli, medico della Federazione Medico Sportiva Italiana, illustra i benefici della boxe senza contatto nei malati di Parkinson, definendo questo metodo un’interessante opportunità terapeutica: «Il beneficio del metodo Rock Steady Boxing nei malati di Parkinson consiste nello sfruttare la fisiologica plasticità del cervello umano, con la continua riorganizzazione delle reti neurali e la creazione di nuovi circuiti, risultato dell’esercizio fisico intenso. Abbiamo quindi deciso di sottoporre sei pazienti parkinsoniani, che svolgevano regolare attività di Rock Steady Boxing, a ossigeno-ozono terapia per dieci settimane, due volte a settimana. Dall’associazione della terapia neoplastica della boxe senza contatto con l’ossigeno-ozono terapia insufflativa è risultato un miglioramento sintomatologico nei pazienti».

Il corso partirà a novembre e si terrà il martedì, il giovedì e il sabato nella palestra dell’Energy Center Villaggio Amico, in via Stazione 3 a Gerenzano (Va). Per iscriversi è necessario telefonare allo 02 96481319 o scrivere all’indirizzo energycenter@villaggioamico.it. Contestualmente all’iscrizione bisognerà compilare una modulistica specifica con anamnesi e certificato medico e successivamente i coach faranno una valutazione per inserire l’iscritto in una delle quattro categorie della malattia di Parkinson: PD1 e PD2 (più grave); PD3 e PD4 (meno grave).

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