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Progetti innovativi sulla Silver economy: Genova lancia un bando da 1 milione di euro

Progetti innovativi sulla Silver economy: Genova lancia un bando da 1 milione di euro

Proposte, soluzioni e opportunità di investimento per sviluppare sempre di più la silver economy a Genova. Questo l’obiettivo della “call for ideas” lanciata oggi dal Comune del capoluogo ligure, una chiamata a startup e spinoff per nuovi progetti innovativi di invecchiamento attivo. Il bando mette a disposizione un milione di euro e aprirà mercoledì 21 novembre.

«La call non è un semplice bando di idee,  ma anche un coordinamento sul territorio tra varie realtà, dalle startup, agli esperti, agli incubatori d’impresa, fino alle banche − commenta l’assessore allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci − Una chiamata per attirare a Genova gli innovatori del settore: ci aiuterà a favorire nuovi insediamenti e a creare nuovi posti di lavoro per i giovani a supporto della fascia di popolazione con maggior capacità di spesa e con maggior voglia di impiegare con soddisfazione il periodo intercorrente tra la seconda giovinezza, il nostro target, e la terza età».

Dopo la prima edizione del Silver economy Forum (che replicherà il 13 e 14 giugno 2019), il Comune di Genova continua dunque a puntare su tutte le attività che possano contribuire allo sviluppo del segmento e all’insediamento di nuove aziende legate al settore sul territorio.

Il bando in questione, che si chiuderà il 21 gennaio 2019, si rivolge a startup innovative già operative e progetti di spinoff validati da centri di ricerca o università, con un trl certificato pari ad almeno 5, il che significa che il progetto deve essere in grado di entrare nel mercato a breve (entro 2 anni). Gli spinoff dovranno costituirsi in società entro il 30 aprile 2019. L’ambito territoriale di riferimento è significativo: la sede operativa deve essere nel Comune di Genova, e in particolare in un quartiere tra Centro storico, val Bisagno, val Polcevera, Sampierdarena, Cornigliano, Sestri Ponente, Pra’, Voltri.

In una prima fase verranno raccolte non solo le idee progettuali, ma anche i nominativi delle imprese co-investitrici e degli investitori professionali, e soprattutto, mediante avviso pubblico, i nomi degli esperti in servizi di mentoring e tutoring.

Successivamente le idee saranno valutate e verrà emessa una graduatoria dei progetti ammessi alla fase di mentoring (tra il 22 gennaio e il 15 febbraio). Il 22 febbraio sarà comunicato l’inserimento nel programma di mentoring.

Nella terza fase (dall’1 marzo al 30 aprile) si svolgerà il periodo di incontro con imprese co-investitrici e finanziatori e sarà poi presentato il progetto alle banche. Il 15 maggio la graduatoria finale di imprese ammesse al contributo.

I progetti di investimento dovranno operare in uno dei sei ambiti individuati dal bando. Si tratta della Silver leisure (organizzazione di attività culturali o ludiche per la terza età per attrarre visitatori e insediamenti), della Silver mobility (organizzazione di processi di trasporto destinati all’aggregazione o agli spostamenti individuali di massa), del Silver switch (iniziative per attenuare il fenomeno dell’isolamento nella vita quotidiana). E ancora, l’Invecchiamento attivo, quindi iniziative per favorire il rallentamento dei processi di invecchiamento e il mantenimento della forma psico-fisica. Riabilitazione, servizi alla persona, ambient assisted living, idee per favorire i processi di autonomia quotidiana delle persone anziane, ridurre i tempi di ospedalizzazione e ottimizzare l’assistenza domiciliare. Infine, Silver insurance and financing: lo sviluppo del complesso delle attività finanziarie e assicurative per un miglior livello di qualità della vita agli over 60.

Nei piani di impresa, la realizzazione dei programmi di investimento e il sostenimento dei costi di esercizio, per un importo complessivo di spese o costi ammissibili compreso tra i 200 mila e i 400 mila euro. Le spese per investimenti devono essere pari ad almeno il 60% dell’importo complessivo. Viene concesso un finanziamento a tasso agevolato pari allo 0,5%, nella forma di mutuo rimborsabile, per un importo pari al 50% delle spese di investimento, e un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese di gestione.

Tra le spese ammissibili per investimenti, gli studi di fattibilità economico-finanziari e di processo, impianti e attrezzature, opere murarie, componenti hardware e software, brevetti, marchi e licenze, ma anche certificazioni e cessione di conoscenze tecniche, progettazione e realizzazione di prototipi e progettazione, sviluppo e collaudo di soluzioni architetturali informatiche.

Per quello che riguarda invece le spese per i costi di gestione, sono ammissibili azioni di promozione e marketing, spese in formazione specialistica, quelle di locazione e di amministrazione dell’immobile, e ancora costi di affitto dei beni strumentali e i servizi di tutoring, mentoring e incubazione e accelerazione di impresa.

Guarda l’intervista a Giancarlo Vinacci

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