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Nonni e nipoti: testimonianza di una montessoriana

Nonni e nipoti: testimonianza di una montessoriana
Nonni e nipoti testimonianza di una montessoriana
Siamo nell'epoca dove i bambini sono definiti nativi digitali, ma televisione, tablet e videogiochi non sono la risposta più giusta per passare una giornata con i nipoti. Esistono tantissime attività che possono essere fatte insieme al bambino, come ci spiega Elide Taviani membro del Consiglio Direttivo e formatrice dell'Opera Nazionale Montessori, oltre che insegnante di…

Siamo nell’epoca dove i bambini sono definiti nativi digitali, ma televisione, tablet e videogiochi non sono la risposta più giusta per passare una giornata con i nipoti. Esistono tantissime attività che possono essere fatte insieme al bambino, come ci spiega Elide Taviani membro del Consiglio Direttivo e formatrice dell’Opera Nazionale Montessori, oltre che insegnante di scuola elementare Montessori: “Ai bambini e ai ragazzi di tutte le età piace fare: i più piccoli imitando qualunque cosa facciamo noi adulti, i più grandicelli scoprendo e valorizzando la soddisfazione del risultato”.

Cosa fare in casa

E le attività da fare in casa, declinate in un’ottica Montessori, sono tante e non necessitano di strumenti particolari: “Fin da piccolissimi – racconta – possiamo mettere a disposizione dei nipoti tutti quei mini attrezzi domestici che sono maneggevoli e utilizzabili da loro”. I bambini possono divertirsi a fare tante cose: mettere in ordine, raggruppare per colore, ad esempio infilare uno dentro l’altro gli oggetti che normalmente si usano in cucina: per loro è più interessante che non farlo con i giocattoli. “Possiamo spianare la pasta, dare forma ai biscotti, confezionare piccole torte dolci o salate – aggiunge -. Però non è facile resistere alla tentazione di assaggiare ciò che si sta cucinando, quindi attenzione agli ingredienti crudi”. I più piccoli troveranno soddisfazione in ogni piccola attività, i più grandi anche dal risultato ottenuto, ad esempio completare una piccola torta insieme ai nonni che ne fanno una più grande. Per tutti sarà una soddisfazione offrire il cibo che hanno cucinato o contribuito a preparare.

“In casa – suggerisce Taviani – non releghiamo i nipoti in uno spazio giochi, ma coinvolgiamoli in tutte le attività che svolgiamo: domestiche, riparazioni, hobby. È importante che i bambini possano muoversi e agire in casa il più liberamente possibile”.

Cosa fare all’aperto

“In spiaggia, nel bosco o al parco – dice – non portiamoli con giocattoli o apparati elettronici: il bambino è soprattutto un esploratore! La vita che si concentra nella poca acqua fra uno scoglio e l’altro, così come l’ecosistema di un angolo di parco, rappresentano mondi da scoprire”.

L’osservazioni degli animali e della natura al mare, così come in un bosco, sono attività interessanti e che li possono entusiasmare. “Con i più piccoli – spiega –  si possono raccogliere foglie e rametti, sassolini e conchiglie, da conservare in una scatola che riapriranno ogni tanto per osservare e raccontare; gli stessi oggetti possono essere utilizzati più avanti per attività di seriazione”.

“I ragazzini più grandi (orientativamente età elementari e oltre) – aggiunge – al mare saranno curiosi di osservare cosa fanno il granchio e il mollusco, si interesseranno ai cambiamenti prodotti dal variare delle maree, ai rapporti fra gli esseri viventi; nel verde potranno osservare gli insetti o i germogli, potranno svolgere osservazioni scientifiche e vere e proprie ricerche tornando sul posto adeguatamente attrezzati (lente, contenitori, metro morbido, …).

Il movimento libero all’aria aperta è importantissimo per lo sviluppo psicofisico dei nostri cuccioli: meglio pochi passi a piedi per soddisfare la voglia di conoscere ed esplorare, che lunghi percorsi in passeggino o in automobile”.

Osservare e fare… da soli

La regola di base è osservare: facendo attenzione ai loro interessi e curiosità possono scaturire numerose attività da fare insieme.

“E non dimentichiamo mai – conclude Taviani – che a tutte le età i bambini e i ragazzi hanno bisogno di essere aiutati a … fare da soli”

Virginia Leoni 

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