Le ultime vicende accadute necessitano a mio parere di un commento. Un libro da cui hanno tratto l’omonimo film, riporta sulla sua copertina “Uomini che odiano le donne” non l’ho letto, ma ho visto il film e devo dire che sono stata male come persona e come donna. Oggi la cronaca riporta di fatti che superano se possibile la violenza di quel film, anche ai danni di donne non più giovanissime, per intenderci, con quel preciso “richiamo della carne” che ci è sempre stato imputato come il fatto scatenante, quasi una colpa. Gonne troppo corte, seno scoperto, atteggiamenti provocatori, ecc. ecc. francamente non credo che questa signora di ottant’anni, a cui va tutto il mio sostegno e la solidarietà di tutte noi persone e donne, godesse di questo particolare sex appeal..
Credo purtroppo che la questione sia ormai un’altra. E qui mi scuserete ma mi vorrei dilungare un po’. Fa parte di quell’onda progressiva di violenza che si sta instaurando nel nostro paese verso i più deboli. Donne bambini, malati anziani, senza lavoro, ecc. la guerra dei poveri si sarebbe detto una volta. Una soglia che stiamo superando in un’escalation a cui partecipano tutti.. asili nido con maestre impazzite, infermieri che uccidono i pazienti, case di riposo lager, bullismo verso i ragazzi e gli stranieri. Persino l’aggressione verbale e scritta, purtroppo i social hanno dato la possibilità a tutti di esprimersi (forse in maniera indiscriminata…) infuria e oltrepassa i limiti del lecito. E’ di qualche numero fa un servizio sul sessismo che hanno fatto alcune giornaliste dell’Espresso. Un bel servizio di molte pagine che cerca di far luce sul trattamento in generale della donna nella nostra moderna società. Si è parlato di discriminazione, di parità sul lavoro, di omicidi a sfondo sessuale che stanno allargandosi a macchia d’olio, così come gli stupri che andrebbero considerati al pari di un omicidio e trattati di conseguenza dalla legge. Anche in questo caso gli attacchi e le parole orribili pronunciate sulle giornaliste sono a mio parere paragonabili ad atti di violenza pura.
Si capisce come in questa situazione di degrado e di paura, l’entrata di grandi numeri (forse eccessivi) di immigrati buttati allo sbaraglio nelle città, senza alcuna possibilità di integrazione, parola bellissima se rispondesse a realtà non come adesso, crei enormi difficoltà, oltre a quelle già esistenti.
La violenza non ha colore. Sono tutti responsabili di quanto sta accadendo, ma certamente invece che stare a guardare, i nostri governanti (si intende con questo coloro che devono prima fare le leggi, farle applicare e poi rispettare) si devono dar da fare. Non si può continuare a fare come Ponzio Pilato e fregarsene le mani dicendo ..arrangiatevi. Perché il tempo dei miracoli è scaduto e le città stanno scoppiando.
Daniela Ameri
Direttrice Altraetà