In mancanza di aria condizionata, in questa stagione spesso per contrastare afa e caldo si ricorre al ventilatore. Ma forse non tutti sanno che, se utilizzato in maniera scorretta, questo elettrodomestico può essere nemico della salute.
I pericoli del ventilatore
Lo spostamento meccanico dell’aria dà sollievo immediato dalla calura, anche se la temperatura nell’ambiente rimane invariata. Di conseguenza, grazie al ventilatore la temperatura percepita diminuisce e soprattutto i soggetti più anziani possono essere a rischio disidratazione.
Sopra i 32 gradi perde di efficacia
Quando la temperatura di un ambiente interno supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando il rischio disidratazione. Proprio per questo, è bene posizionarlo a una distanza adeguata (1 o 2 metri) e in modalità rotazione non fissa, soprattutto di notte e in presenza di persone malate.
Salute e sicurezza
L’usanza di dormire con il ventilatore acceso è rischiosa anche a livello di sicurezza domestica: se l’elettrodomestico è vecchio, può causare un corto circuito. Inoltre, a livello di salute, può essere dannoso per la mobilità articolare: tenere il ventilatore fisso sul corpo per un lungo periodo può provocare problemi alla schiena, al collo e alla cervicale.
Allergie e ventilatore vanno a braccetto
Chi soffre di allergie ai pollini dovrebbe stare lontano dai ventilatori, che, insieme all’aria, spostano anche polveri, polline e allergeni all’interno dell’ambiente in cui è ubicato. Di conseguenza, una persona allergica dovrebbe non utilizzarlo o quanto meno posizionarlo in un ambiente pulito e poco impolverato.
I pregi
Ovviamente il ventilatore, se utilizzato nel modo corretto, presenta numerosi vantaggi: permette un riciclo continuo dell’aria e risulta notevolmente più economico rispetto al condizionatore. Inoltre, può sembrare banale ma un altro vantaggio è quello liberare le camere dai cattivi odori.