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Decreto Ristori, gli aiuti del governo per le imprese

Decreto Ristori, gli aiuti del governo per le imprese
Il Decreto Ristori varato dal Governo

Con il Decreto Ristori il governo sta cercando di tamponare la crisi economica che sta interessando molte attività commerciali dopo il varo delle misure volte a contenere la seconda ondata della pandemia da Covid 19. I bar in media riceveranno un ristoro di circa 2.941 euro, ma potranno rimanere aperti fino alle 18 (solo in alcune zone, ndr). I cinema, invece, potranno contare su di un importo doppio rispetto a quello richiesto in passato, che si aggirerà intorno ai 17.667 euro. Per una piccola palestra il beneficio sarà invece attorno ai 4.050 euro.

Gli aiuti


Oltre alle norme che prevedono diversi aiuti a fondo perduto per le imprese, il decreto Ristori ha previsto anche diverse misure che consentiranno di affrontare le difficoltà che stanno interessando altri settori del tessuto economico sociale. Come quello scolastico, ad esempio. In questo comparto saranno infatti stanziati circa 85 milioni per dare in comodato d’uso agli studenti più in difficoltà pc e dispositivi digitali con i quali affrontare la didattica a distanza. Si stima nella relazione tecnica che potranno servire per fornire 283.461 personal computer e connettività a 336.252 studenti che ne sono privi.

Decreto Ristori, importi maggiorati


In totale sono 53 le categorie che riceveranno aiuti concreti da parte dello stato. Nel decreto sono stati appostati anche 50 milioni che potranno essere destinati ad ulteriori settori. La norma ricalca quella del Decreto Rilancio, tanto che chi ha già ottenuto il beneficio lo riceverà in automatico dall’Agenzia delle Entrate entro la metà di novembre. Ma, a seconda della tipologia d’impresa, questo sarà ‘maggiorato’. Solo Taxi e Ncc riceveranno il 100% di quanto già avuto. Ci sono 38 tipologie d’impresa che riceveranno un raddoppio, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici, ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%. Il ministero dell’Economia ha fatto una prima stima. A ricevere gli importi maggiori sono attività come quelle alberghiere o cinematografiche o per i ristoranti.

Andrea Carozzi

 

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