Il vino è un alimento alla base della dieta mediterranea da più di 8.000 anni. É prodotto partendo da un solo ingrediente, l’uva, e la preparazione non segue una ricetta, come accade invece per la birra e i super alcolici.
Fa ormai parte del pensiero comune che il vino è dannoso per la salute al pari delle altre bevande alcoliche. Ma è davvero così?
Diversi studiosi hanno voluto verificare la validità di questo pensiero comune e sono giunti alla conclusione che bere vino con moderazione è salutare e fa vivere più a lungo.
Cosa differenzia il vino dalle altre bevande alcoliche?
A differenza delle altre bevande alcoliche, il vino è un prodotto mono ingrediente: tutti i componenti necessari per produrlo sono all’interno del grappolo d’uva. L’alcol si forma naturalmente durante la fermentazione e circa l’85% del contenuto del vino è acqua.
Come bevanda alcolica è unica per il modo in cui viene ottenuta e per i forti legami con i territori in cui nasce, le varietà di uva tipiche di questi territori, la cultura e le tradizioni ad esso legate.
Il vino si sta piano piano diffondendo, imponendosi come fenomeno mondiale in quanto modello di diversità. Il vino consumato durante i pasti, in modo responsabile e moderato, non crea i problemi legati soprattutto ai superalcolici. Inoltre, il suo grado di acidità, l’altra percentuale di acqua e di tannini contribuiscono a ripulire la bocca conferendo ulteriore sapore al cibo.
I benefici del vino
Oltre a lottare contro l’invecchiamento cellulare e a prevenire ictus e attacchi di cuore, sembrerebbe che il vino abbia ulteriori effetti benefici sul nostro organismo. Contrariamente al pensiero comune, il vino rosso, consumato con moderazione, aiuta ad esempio a combattere la stanchezza e a donare energia.
In secondo luogo, alcuni studi scientifici dimostrano come le qualità e proprietà del vino aiutino l’attività cellulare e migliorino il rendimento fisico e mentale. L’assunzione moderata di vino sembra avere anche un effetto benefico sulle ossa, contrastando l’osteoporosi, malattia delle ossa che colpisce sia gli uomini che le donne.
Infine, il vino è considerato un antidepressivo perché aiuta a liberare le endorfine presenti nel cervello, diminuendo la depressione.
Occorre distinguere l’abuso dal consumo responsabile
É importare avviare processi di educazione per coloro che si avvicinano alla bevanda. Per i Paesi storicamente produttori, come Italia, Francia o Spagna, il consumo è di norma più corretto perché vino e vigna fanno parte della tradizione culturale. Tuttavia, nei Paesi che non hanno avuto la fortuna di coltivare la vite e produrre vino occorre attivare programmi di formazione che facciano comprendere l’altissima valenza culturale di questo prodotto e promuovano il consumo responsabile soprattutto durante i pasti.
Non si combatte l’abuso proibendo, ma facendo informazione. Tutti i consumi eccessivi sono dannosi e occorre investire nell’educazione rispetto ad un consumo moderato e consapevole. Gli esperti lavorano intensamente per trasferire il concetto di vino come alimento e qual è il modo giusto di consumarlo.
Il vino rosso ha effetti positivi sulla salute se assunto nelle dosi raccomandate e consigliate, ovvero circa un bicchiere (150ml) al giorno per le donne e più o meno il doppio della quantità (due bicchieri) per gli uomini. Tuttavia, queste sono linee guida generali che andranno rivalutate caso per caso in base al singolo individuo.