Dall’1 marzo è più facile viaggiare: è entrata in vigore l’ordinanza del ministero della Salute che prevede lo stop alla quarantena dai Paesi Extra UE. Quindi, per il rientro in Italia, sarà sufficiente una delle condizioni del green pass base: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo. Ed ecco che per questa primavera e per l’estate riprende la richiesta di viaggi.
Proprio tra i Paesi ripartiti subito troviamo l’Argentina.
In Argentina a spasso per la capitale
Per ottimizzare la visita di questo Paese il consiglio è di iniziare il viaggio da Buenos Aires per poi raggiungere la penisola Valdes-Ushuaia e la zona dei ghiacciai.
La capitale Buenos Aires è la città più europea del Sud America: non a caso la descrive bene la frase “Buenos Aires è una Parigi in cui si mangia italiano e si parla spagnolo”. Sembra proprio di essere in Europa: un ritaglio di mondo antico nel pieno del mondo nuovo, che la identifica meglio.
Una delle piazze più belle e significative è la piazza De Mayo simbolo delle mamme che durante il periodo della guerra (1976/83) hanno visto sparire i loro cari. Il governo di allora aveva preso dei provvedimenti molto duri e feroci verso i suoi oppositori, per la maggioranza giovani, che venivano presi e fatti sparire. Su questa piazza si manifestava per ritrovare i propri “desaparecidos”. Ancora oggi tutti i giovedì su questa piazza si manifesta perché questo non succeda più. Una pagina triste della storia dell’Argentina, ma che è opportuno conoscere per apprezzare al meglio questo Paese e la sua capitale.
Dopo Plaza de Mayo si lascia il centro storico e si visitano gli altri quartieri: il più famoso è il quartiere della Boca, nome che sembra avere origine da un gruppo di genovesi di Boccadasse che si erano trasferiti lì in cerca di fortuna.
Il quartiere, molto povero e fatto di catapecchie grigie, venne completamente ristrutturato e colorato a festa dai genovesi. Passeggiando tra le vie di questa zona della città si incontrano molti artisti di strada, soprattutto pittori, e tante gallerie d’arte.
Il quartiere di Sant’Elmo, molto suggestivo dal punto di vista architettonico, è invece il quartiere del tango. Ogni domenica la zona viene completamente pedonalizzata per lo svolgimento del più grande mercato di antiquariato.
Altro punto interessante è Puerto Madera, dove un tempo approdavano tutte le navi dall’Europa, cariche di emigranti, e per questo un tempo molto povero. Oggi è un quartiere modernissimo. Vederlo ci fa pensare a New York City, con i suoi ponti, ristoranti e centri commerciali. Pensate che anche qui troviamo il museo de la Migracion che si trova proprio dentro al vecchio hotel de la Migracion, dove i nostri migranti arrivavano e venivano registrati.
La Patagonia
Lasciandoci alle spalle Buenos Aires raggiungiamo la Patagonia, definita da Bruce Chatwin come un’amante difficile, lancia il suo incantesimo, è un’ammaliatrice! Ti stringe nelle sue braccia e non ti lascia più… ed è proprio cosi: è una terra magica.
Con un breve volo raggiungiamo Trelew e iniziamo la visita della penisola di Valdes raggiungendo la famosa pingueria di Punta Tombo, dove si entra in contatto ravvicinato con i pinguini, un po’ il simbolo della Patagonia.
Proseguiamo le visite con una navigazione alla ricerca delle balene, che si possono vedere affiorare dall’acqua tra maggio e novembre.
Arriviamo poi a Ushuaia, il Sud del Mondo, la città più australe del pianeta, affacciata sul canale di Beagle. Ushuaia nasce come città penitenziaria, ma nel tempo raggiunge la fama di città alla fine del mondo. Da qui partono affascinanti escursioni in barca sul Canale, nel Parco Nazionale Terra del Fuoco e fino all’ufficio postale, dove potrete farvi mettere il timbro sul passaporto.
Si raggiunge poi Calafate, la capitale dei ghiacciai argentini: da qui la navigazione sul Lago Argentino conduce agli iceberg che si sono staccati dai vari ghiacciai del Perito Moreno, vere e proprie sculture naturali galleggianti.
Una giornata intera invece va dedicata alla visita del ghiacciaio: grazie alle apposite passerelle si può visitare in tutte le sue parti.
Con la visita al ghiacciaio terminano le tappe-base per un viaggio in Argentina. Se avete a disposizione qualche giorno in più, potete proseguire il viaggio e raggiungere le Torri del Paine in Cile o El Chalten per gli appassionati della natura e delle camminate.
E ancora, le Cascate di Iguazu, che si potranno visitare sia dal lato argentino, sia da quello brasiliano: più di 270 salti in mezzo alla natura. Si possono visitare a bordo di un trenino ecologico che gira intorno all’area fino al Bacon de la Garganta, da dove si può ammirare l’impressionante salto che compie l’acqua, la cui spaventosa forza produce un rombo assordante.
Dopo un viaggio così tornerete in Italia con qualcosa in più nel vostro cuore: tutto il fascino dell’Argentina.
Contenuto in collaborazione con Cristina Rebellato – Rebellato Viaggi, Corso Torino 49, Genova.