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Quando la tecnologia è positiva

Quando la tecnologia è positiva
Tratto da una storia vera vissuta in prima persona

È successo una mattina di qualche mese fa. Un anziano che aveva frequentato un mio corso di Smartphone mi chiede una lezione privata. Molti utenti hanno bisogno di fissare ulteriormente i passaggi fondamentali o chiedere per alcune pratiche burocratiche. Questo signore però mi aveva chiesto di ripetergli il funzionamento di WhatsApp e in particolare della funzione della videochiamata. Subito dopo avergliela fatta provare, mi dice: «Scusami, Paolo, ma vado nell’altra stanza a provare con mia figlia». Poi lo sento piangere, singhiozzando forte: «Finalmente ti vedo dopo tanto tempo… mi sei mancata!». Quando termina la videochiamata lo consolo anche se continua ancora a piangere. È stato veramente un momento toccante e commovente per me. In questo caso molto particolare, la tecnologia ha annullato le distanze fisiche e ha reso più uniti gli affetti familiari. Un piccolo miracolo grazie alla tecnologia.

Molte persone della terza età sono sole, rinchiuse in casa, con un unico contatto con il mondo esterno che è la televisione. Una tragedia silenziosa, di cui non parla nessuno, acuita da questi due terribili anni con il Covid che ha reso i nostri anziani ancora più fragili e indifesi. Come fare per invogliarli a uscire e a far conoscere loro nuove persone? Il più popolare dei social network, Facebook, può venirci incontro, iniziando a creare nuove amicizie virtuali per esempio che si possono tramutare, se lo vogliamo, in amicizie reali o essere informati di eventi a cui si può partecipare.

Questo costituisce un utilizzo intelligente del più popolare dei social network. Io credo fortemente, e questo lo sottolineo spesso durante i miei corsi, che la tecnologia sia positiva e ci possa rendere la vita più felice, facile e appagante come non è mai stata prima. Dipende tutto da noi, dall’uso che ne facciamo, ma questo vale per tutte le grandi invenzioni che hanno cambiato il mondo. Può aiutare concretamente le altre persone ma molte persone dubitano di questo, vedono grandi aziende che fatturano, che sfruttano, che prendono, senza il nostro diretto permesso, dati personali per fini pubblicitari, che catturano la nostra attenzione in modo ipnotico. Tutto vero e si deve fare il possibile per regolamentare, migliorare e annullare queste storture. Ma è necessario anche ogni tanto vedere il bicchiere mezzo pieno.

La maggior parte dei servizi Internet sono facilmente accessibili (ce lo dimentichiamo sempre) e poi sono completamente gratuiti, cosa che diamo sempre per scontato e non dovremmo perché dietro ci sono migliaia di aziende e di lavoratori. Ultimamente ho visto sulle varie piattaforme social persone con forte disabilità che rendono pubbliche le loro attività artistiche e cercano di comunicare come non hanno mai fatto o associazioni in difficoltà economiche perché senza contributi che, grazie alla funzione Donazioni di Facebook, hanno trovato le risorse per continuare le loro attività. E questo lo trovo assolutamente straordinario. La tecnologia che viene incontro e aiuta chi è più in difficoltà.

Paolo Pelleri

Insegnante di Smartphone per Senior

www.linkedin.com/in/paolopelleri/

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