fbpx

Osteoporosi, ne soffrono 5 milioni di italiani: l’80% donne in post menopausa

Osteoporosi, ne soffrono 5 milioni di italiani: l’80% donne in post menopausa

Sono circa 5 milioni gli italiani affetti da osteoporosi. Di questi, l’80% sono donne in post menopausa.

I dati sono forniti da Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che sottolinea l’importanza della prevenzione nel contrasto a questa malattia: per Francesca Merzagora, presidente della Fondazione, «gioca un ruolo strategico anche la diagnosi precoce per impedire il verificarsi delle fratture da fragilità che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi».

Una malattia che consiste in una condizione silente e asintomatica di deterioramento dell’architettura ossea e di riduzione della massa minerale, con conseguente aumento della fragilità dell’osso e maggior rischio di fratture spontanee o a seguito di traumi di minima entità. Nel nostro Paese, il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini con più di 60 anni è affetto da questa patologia. Numeri in continua crescita, soprattutto in relazione all’aumento dell’aspettativa di vita. Sebbene insidiosa, può essere facilmente diagnosticata attraverso esami strumentali che misurano la densità minerale ossea e soprattutto può essere prevenuta.

«L’osteoporosi è una patologia insidiosa, perché spesso silente e asintomatica, e sta assumendo sempre più rilevanza sociale nei paesi industrializzati per il rischio di fratture da fragilità che comporta, con importanti conseguenze sulla qualità di vita e la salute delle donne», sostiene Anna Maria Colao, presidente Società Italiana di Endocrinologia.

Necessario, per fondazione Onda, sensibilizzare la popolazione sul ruolo della prevenzione primaria, attraverso l’adozione di corretti stili di vita e di un giusto apporto di calcio e vitamina D, secondo un’alimentazione equilibrata. L’attivazione di Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale), come quello avviato nel dicembre scorso dall’Aou Federico II, che si connotano per una sinergica interazione fra le varie aree specialistiche (fisiatria, reumatologia, ortopedia, geriatria, ginecologia, endocrinologia, neurochirurgia, dermatologia, nefrologia) rappresenta la strategia più efficace per i pazienti che sono ad alto rischio di fratture da fragilità.

Va proprio in questa direzione la recente iniziativa organizzata da Fondazione Onda per il 20 ottobre scorso, realizzata con il patrocinio della Fondazione Firmo, della Società Italiana di Menopausa (Sim), della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (Siommms) e della Società Italiana di Reumatologia (SIR) ed è stata resa possibile anche grazie al contributo incondizionato del Gruppo Lactalis Italia. In occasione di quella giornata, gli ospedali aderenti al network Bollini Rosa di Fondazione Onda hanno offerto gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico-diagnostici e momenti informativi.

L'articolo ti è piaciuto? Condividilo sui social!

Iscriviti alla newsletter

Se ti è piaciuto questo contenuto iscriviti alla Newsletter ed entra a far parte della Community di Altraetà: una volta alla settimana riceverai sulla tua mail una selezione delle migliori notizie sul mondo over 50.

Più letti

Potrebbe interessarti anche

Iscriviti alla newsletter e rimani sempre aggiornato sul mondo over 50

Utente registrato correttamente!

Resetta la tua password

Inserisci il tuo indirizzo email o nome utente. Riceverai un link per creare una nuova password via e-mail.