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Cambiare stile di vita a tavola: la dieta mediterranea

Cambiare stile di vita a tavola: la dieta mediterranea
dieta mediterranea

La scienza ha dimostrato che la dieta mediterranea è il migliore schema alimentare per la salute. Molte ricerche evidenziano che malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione, obesità e alcuni tipi di tumori possono dipendere dal proprio stile di vita e dal tipo di alimentazione.

Cambiare le abitudini a tavola, riducendo il consumo di grassi animali, di farine bianche raffinate, di zuccheri e di sale, è il primo passo per prevenire le patologie dell’invecchiamento.

Ricerche scientifiche

Secondo uno studio dell’Università di Atene su oltre 22 mila adulti seguiti per alcuni anni, chi mangia mediterraneo ha una maggiore aspettativa di vita e una riduzione del tasso di mortalità dal 17 al 31%, il 15% in meno di probabilità di ammalarsi di tumore e di malattie cardiache, un rischio minore di demenza senile e Alzheimer e migliori prestazioni cognitive.

Lo stile alimentare individuato dalle ricerche si basa sul consumo prevalente di alimenti di origine vegetale, come cereali e derivati (pasta e pane integrali), legumi, frutta, verdura e olio extravergine di oliva. Si basa, inoltre, su un consumo moderato di prodotti di origine animale come la carne, latticini e pesce.

Questo stile alimentare prevede il consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e legumi che in più assicurano un apporto di fibra che protegge dall’insorgenza di molte malattie croniche. Inoltre, si sono riscontrate numerose attività biologiche positive per il nostro organismo da parte di composti presenti quasi esclusivamente in alimenti di origine vegetale.

La dieta mediterranea piramide alimentare

La dieta mediterranea segue una piramide ideale che colloca al ripiano basso acqua e alimenti da consumare ogni giorno: cereali integrali, frutta e verdura, olio extravergine di oliva, latticini magri.

Salendo, troviamo gli alimenti da mangiare due o più volte alla settimana: pesce, carni bianche, uova e legumi. Successivamente, troviamo gli alimenti da consumare massimo una volta a settimana, ovvero carni rosse, salumi e insaccati. Infine, al vertice della piramide troviamo i dolci, da concedersi più raramente.

Il vino è consigliato solo con moderazione e preferibilmente rosso.

Il fabbisogno energetico

Il nostro fabbisogno energetico varia in base al metabolismo, a ciò che mangiamo, all’età e all’attività fisica quotidiana. L’energia viene derivata dai macronutrienti (glucidi o carboidrati, protidi o proteine e lipidi o grassi) e per potersi definire un’alimentazione “bilanciata”, bisognerebbe le seguenti indicazioni:

  • 45–60% di Glucidi, di prevalenza complessi (come gli amidi dei cereali)
  • 10–12% di Proteine, corrispondenti a 0,9g per kg di peso corporeo;
  • 20–35% di Grassi con una percentuale di grassi saturi (maggiormente rappresentati in quasi tutti i prodotti animali tranne il pesce) inferiore al 10%.

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