Da alcuni mesi nel torinese si tengono dei corsi per avvicinare i più anziani all’utilizzo degli smartphone. Il progetto, “Classi Creative”, è organizzato dall’associazione di promozione sociale Invasioni Creative. Il gruppo realizza laboratori di creazione per le nuove generazioni, classi creative con ospiti delle arti performative, incontri legati al dialogo tra arte e città e percorsi di coinvolgimento delle comunità locali.
Più di quaranta over 65 hanno preso parte alle lezioni pratiche e in presenza in Vanchiglietta, Porta Palazzo e Aurora.
«L’obiettivo è stato quello di mettere lo smartphone al centro come strumento di narrazione, un modo in più per raccontare sé stessi e il proprio quartiere – spiega Andrea Ciommiento, presidente dell’associazione – Partendo dall’abc accompagniamo i partecipanti lungo un percorso per imparare a realizzare video, messaggi vocali, ma anche aiutarli nell’utilizzo dei social network».
Le lezioni
La prima parte delle lezioni è dedicata alla spiegazione dei termini del linguaggio tecnologico (spesso inglese) che compaiono nei menù degli smartphone. Cosa sono le App? Cosa sono i Gigabyte? E i social media?
«La maggior parte di loro ha installato WhatsApp sul telefono, magari grazie ai figli, ma pochi di loro lo usano, noi cerchiamo di colmare questo divario – dice Ciommiento – Fra i social, invece, Facebook è quello che desta di più la loro curiosità. Cerchiamo di superare le diffidenze verso la tecnologia: molti di loro vorrebbero leggere i giornali sul web, ma hanno dei timori a fare un abbonamento o un pagamento online».
Quello del divario tecnologico tra le generazioni più giovani e più anziane è un argomento di attualità che, se affrontato, andrebbe a rimuovere numerosi ostacoli sociali. «Siamo partiti da Vanchiglietta e poi, visto l’interesse dei cittadini, abbiamo esteso i corsi al resto del territorio – spiega Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 – Bisogna superare l’analfabetismo digitale, per consentire a tutte le persone di poter accedere ai contenuti online».