fbpx

ASCOLTA IL NUOVO PODCAST
DI ALTRAETA!

“Casa Don Dino”: co-housing ad Arezzo per persone senza fissa dimora

“Casa Don Dino”: co-housing ad Arezzo per persone senza fissa dimora

È stato inaugurato lo scorso 25 novembre ad Arezzo “Casa Don Dino”, il nuovo progetto di cohousing destinato a persone senza dimora o in condizioni di fragilità sociale, promosso dalla Fraternità Federico Bindi ODV. L’iniziativa rappresenta un nuovo tassello del percorso di accoglienza e reinserimento attivo avviato dall’associazione nel 2014, oggi riconosciuto come una delle buone pratiche di welfare comunitario del territorio.

Una casa che torna alla sua vocazione originaria

“Casa Don Dino” sorge nell’abitazione che per molti anni fu dimora di Don Dino Liberatori, sacerdote aretino noto per il suo impegno a fianco delle persone private della libertà e di chi viveva ai margini. La sua umanità, la capacità di ascolto e l’attenzione verso gli ultimi hanno profondamente ispirato la missione della Fraternità, che oggi restituisce quello spazio alla sua funzione più autentica: essere una casa aperta e accogliente per chi ha più bisogno.

Un modello di accoglienza che ricostruisce legami

Il nuovo cohousing si aggiunge alle soluzioni residenziali già attive della Fraternità, portando a 25 posti la capacità complessiva di accoglienza. Le case della rete non offrono soltanto un tetto, ma un ambiente familiare in cui gli ospiti condividono la vita quotidiana, partecipano alle responsabilità comuni e vengono accompagnati in un percorso di graduale autonomia abitativa, lavorativa e personale.

Il progetto rappresenta la naturale prosecuzione del lavoro svolto nel Centro Diurno, luogo di primo contatto per chi vive in strada. Qui vengono garantiti supporto materiale, ascolto, orientamento psicologico e legale, aiuto nella ricerca di lavoro e un punto di riferimento stabile da cui ripartire. L’ingresso nelle case è riservato alle persone che dimostrano la volontà e la maturità per intraprendere un cammino di cambiamento, affiancate da un gruppo di circa 40 volontari che garantiscono una presenza costante.

Un modello che funziona

Nel corso degli anni, il modello di accoglienza della Fraternità Federico Bindi ha portato a risultati concreti: numerose persone, dopo un periodo di coabitazione, hanno raggiunto stabilità abitativa e lavorativa, superando definitivamente la condizione di senza dimora.

L'articolo ti è piaciuto? Condividilo sui social!

Iscriviti alla newsletter

Se ti è piaciuto questo contenuto iscriviti alla Newsletter ed entra a far parte della Community di Altraetà: una volta alla settimana riceverai sulla tua mail una selezione delle migliori notizie sul mondo over 50.

Più letti

Potrebbe interessarti anche

Iscriviti alla newsletter e rimani sempre aggiornato sul mondo over 50

Utente registrato correttamente!

Resetta la tua password

Inserisci il tuo indirizzo email o nome utente. Riceverai un link per creare una nuova password via e-mail.