Il termine “breadcrumbing” è utilizzato per descrivere un comportamento relazionale in cui una persona dà a un’altra piccoli segnali o briciole di attenzione, interesse o affetto senza mai impegnarsi veramente o stabilire una connessione significativa.
Questo comportamento prende il nome dalla fiaba di Hansel e Gretel, in cui i personaggi lasciano delle briciole di pane per trovare la strada di casa, ma nel contesto delle relazioni, queste briciole servono a mantenere l’altra persona coinvolta senza offrire un vero impegno.
Quali sono i segnali del breadcrumbing?
- I messaggi vaghi e sporadici, segni di un interesse solo occasionale e molto generico, che mantiene l’altra persona in uno stato di incertezza;
- La mancanza di impegno, per cui non c’è mai un vero passo avanti verso una relazione più seria o impegnata, e gli inviti a uscire o a fare piani sono spesso vaghi o non si concretizzano mai;
- Un evergreen poi è la manipolazione emotiva, che sotto forma di breadcrumbing serve per mantenere l’Altro interessato e disponibile senza offrire nulla in cambio.
La persona che subisce il breadcrumbing spesso si sente confusa e frustrata a causa della mancanza di chiarezza e coerenza nel comportamento dell’altra persona, con una conseguente perdita dell’autostima e una difficoltà nell’affrontare le relazioni successive: essere continuamente tenuti in sospeso può portare a sentimenti di insicurezza e di ritrosia nei confronti dell’Altro.
Riconoscere i segnali del breadcrumbing può aiutare a comprendere la situazione e a evitarla. Come? Ad esempio impostando limiti chiari su cosa è accettabile in una relazione e non subire comportamenti manipolativi, o affrontare la persona direttamente e chiedere chiarezza sulle intenzioni e sul futuro della relazione, così come considerare di allontanarsi dalla relazione per proteggere la propria salute emotiva.
Come evitare di accontentarsi in amore, anche dopo i 50
Evitare di accontentarsi in amore, specialmente dopo i 50 anni, richiede consapevolezza di sé, autostima e l’adozione di alcune strategie specifiche.
- Prendetevi del tempo per riflettere su ciò che è veramente importante per voi in una relazione, e quindi sui vostri valori, bisogni emotivi e obiettivi di vita.
- Concepite una lista delle qualità non negoziabili che cercate in un partner: vi aiuterà a identificare rapidamente se una relazione ha il potenziale di essere soddisfacente.
- Investite in attività che aumentino la vostra autostima e indipendenza, quindi esercizio fisico, hobby, viaggi e corsi di varia naturale.
- Circondatevi di amici e familiari che vi sostengano e vi incoraggino. Un solido supporto sociale può ridurre la tentazione di accontentarsi.
Soprattutto dopo i 50 anni, si può incorrere nella paura della solitudine e nella volontà di trovare a tutti i costi un compagno per la vita, rendendoci ciechi rispetto a chi abbiamo realmente di fronte o sulla reali fondamenta su cui può basarsi una relazione: comprendere che essere single è meglio che essere in una relazione insoddisfacente è il primo passo per non incorrere in questo strano loop.
Inoltre la solitudine può essere una fase di crescita personale e autoscoperta, e in più mantiene i vostri standard elevati e vi aiuta a non scendere a compromessi su aspetti fondamentali della vostra serenità.
Ricordate che meritate una relazione che vi renda appagate, non frustrate. Se necessario, cercate l’aiuto di un terapeuta o consulente relazionale. Possono aiutarvi a superare eventuali blocchi emotivi e a sviluppare strategie per trovare una relazione soddisfacente.