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Un nipote in affitto per insegnare la tecnologia ai senior

Un nipote in affitto per insegnare la tecnologia ai senior

C’è Pia, che vuole incontrare in video call i suoi ex studenti dell’Università della Terza Età. Un’altra professoressa desidera imparare l’uso di Power Point, per preparare una serie di slide per i suoi studenti. Mario invece vuole rivoltare come un calzino il sito dell’Inps, sviscerandone tutti i segreti. Ma c’è anche chi vuol capire come vendere i suoi vecchi vestiti online.

Tutte queste persone hanno trovato in Senex il proprio “nipote in affitto”, un giovane preparato e – soprattutto – armato di tanta pazienza e comprensione, che possa spiegare loro in modo semplice ed efficace tutti gli arcani delle nuove tecnologie. L’idea è venuta a Valentina de Caro e a Roberto Salamina, napoletana lei, barese lui: entrambi a Milano in pieno lockdown, si sono trovati faccia a faccia con i problemi dei loro famigliari senior che non sapevano come usare la videochiamata Whats’App, Zoom o come acquistare online: «Era difficile intervenire per aiutarli, perché non eravamo fisicamente lì con loro – spiega de Caro – Sarebbe stato meglio che qualcun altro in persona spiegasse loro tutti i passaggi da compiere per risolvere i loro problemi. Un nipote, in particolare, generalmente il famigliare più comprensivo e accomodante nei confronti di nonni e zii. Un nipote in affitto sarebbe stato l’ideale». Da lì, si è accesa la lampadina: «Verso aprile-maggio dello scorso anno abbiamo maturato l’idea imprenditoriale, a settembre abbiamo iniziato a lavorare concretamente in un incubatore, con i primi investitori e i primi nipoti operativi a Bari. La società Senex è nata ufficialmente a dicembre».

Da oltre cinque mesi dunque Senex offre una serie di corsi a domicilio, di argomento e durata variabile: «Il 40% dei corsi dura meno di un’ora – racconta de Caro – La prima chiamata generalmente arriva per risolvere un’esigenza operativa, come l’attivazione dello Spid, l’uso dell’app Io, l’iscrizione a un social network, il trasferimento di foto dallo smartphone al computer. Poi, diventa un’abitudine». Un po’ di timidezza iniziale va superata: «Nei primi momenti c’è non manca un pizzico di imbarazzo – non tralascia – E ricordo che soprattutto per un anziano non è facile far entrare nella propria casa una persona che non si conosce. Ma dopo poco, ecco che dal “lei” si passa al “tu”, viene offerto un caffè e un dolce, e si crea subito un legame più intimo, proprio come tra nonno e nipote, che va ben oltre il rapporto tra insegnante e studente».

Un rapporto che facilita anche l’apprendimento e rende il corso a domicilio estremamente più efficace: «La forza di Senex è proprio questa – sottolinea de Caro – Abbiamo capito che il corso individuale a domicilio è molto più utile per l’apprendimento dell’anziano rispetto a una lezione in aula, dopo la quale le persone tendono a dimenticare ciò che si è appreso. Il nostro nipote è lì per spiegare ogni cosa un piccolo passo alla volta, ripetere più e più volte ogni passaggio. Li scegliamo al termine di una lunga selezione». Prima un curriculum cartaceo, poi una presentazione online. Un colloquio individuale e uno di gruppo, con tanto di simulazione per verificare non tanto il livello di conoscenze informatiche dei ragazzi, quanto il loro grado di pazienza e comprensione nei confronti di un “alunno” molto particolare. Un esempio? «Una volta abbiamo impiegato 25 minuti per spiegare un semplice copia e incolla», ricorda de Caro.

Alle lezioni individuali, Senex affianca anche un manuale a cui l’anziano può appoggiarsi in caso di difficoltà al termine del suo corso: «Da settembre li abbiamo rivisti otto volte per renderli sempre più a misura di boomer – afferma – Ci siamo resi conto che il manuale spesso non risultava abbastanza comprensibile: doveva essere in grado di “parlare” proprio come il nipote in affitto avrebbe fatto con lui».

Al momento sono cinque i nipoti a disposizione dei senior di Bari, 47 i clienti attivi a oggi, intercettati con campagna appositamente pensata per il target di Senex: «È stata completamente offline – spiega la fondatrice della startup, che ha un passato professionale nel marketing e nella comunicazione – Volantinaggio, affissioni sulle pensiline delle fermate dell’autobus, convenzioni con i negozi locali. Studiata proprio per raggiungere i nostri senior».

I risultati sono arrivati in poco tempo e la startup sta pensando ad allargarsi anche ad altre città: «La prospettiva è quella di aprire anche in altre parti d’Italia, tra giugno e settembre», svela la founder di Senex.

Paola Pedemonte

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