La campagna vaccinale in Italia procede a passo spedito e con il passare del tempo è sempre più netta la separazione tra i vaccini per under 40 e quelli per over 60. Tra questi ultimi si segnalano Astrazeneca e Johnson & Johnson.
Vaccino Johnson & Johnson
Il vaccino Johnson & Johnson in Italia è raccomandato per gli over 60. “Il vaccino Janssen, il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria”. Questo è quanto è stato diramato da una nota firmata da Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, e Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute lo scorso 21 aprile in occasioni delle prime dosi di vaccino distribuite in Italia.
Johnson & Johnson in Italia è somministrato agli over 60
Dopo diverse analisi e scambi di informazioni, sia l’Ema e la Fda hanno hanno concluso che i rari casi di trombosi verificatisi dopo la somministrazione del vaccino Johnson & Johnson sono al limite della valutabilità, se non della trascurabilità. Di conseguenza il vaccino è adatto a tutte le fasce di età, ma l’Italia lo colloca preferibilmente nella fascia over 60, per la quale il rapporto benefici/rischi è ancora più favorevole.
Astrazeneca torna sotto esame dopo gli open days
A tornare sotto la lente di ingrandimento è invece l’uso del vaccino Astrazeneca dopo gli open day aperti anche ai giovani e i casi di trombosi verificatisi in alcune giovani donne. Il Comitato Tecnico Scientifico (Cts) in breve tempo, potrebbe esprimersi con un nuovo pronunciamento sull’uso nella strategia vaccinale, in particolare proprio tra i giovani. Astrazeneca potrebbe tornare a essere un vaccino riservato agli over 60. Intanto le Regioni continuano a muoversi in ordine sparso, tra chi mantiene gli open day e chi li cancella, dopo i dubbi sollevati da sempre più esperti.
Sollecitazioni che hanno spinto il Cts a valutare una nuova strategia, soprattutto dopo il caso di trombosi della ragazza 18enne di Genova vaccinata con AstraZeneca.
Andrea Carozzi