“Ridurre gli sprechi” è diventata la parola d’ordine per oltre il 65% degli italiani che, nella loro corsa al risparmio, partono proprio dalla cucina.
È quanto emerso dall’indagine su I comportamenti degli italiani nel tempo della crisi, realizzata da Coldiretti-Swg e presentata all’ultimo Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio.
Ma come si può risparmiare, soprattutto su una cosa così importante come il cibo? Innanzitutto conservando gli avanzi per il giorno dopo invece di gettarli, (lo fa il 59% degli intervistati) oppure facendo la spesa in modo più oculato (67%) e prestando più attenzione alla data di scadenza per non ritrovarsi a gettare alimenti non più commestibili (38%). E non sono in pochi quelli che, volenti o nolenti, si sono abituati a ridurre le dosi: così il 40% degli italiani si è messo a dieta.
Accanto però ai metodi “classici” per risparmiare, come tenere d’occhio le offerte, controllare i prezzi o fare la spesa al discount, sono sorte una serie di pratiche “alternative” per alleggerire lo scontrino senza ritrovarsi con un frigo tristemente vuoto.
E il Web, ancora una volta, ci viene in aiuto. Altroconsumo, per esempio, ha pubblicato, all’inizio di settembre, i risultati di un’indagine condotta in oltre 950 punti vendita della penisola, stilando una classifica delle insegne più costose e di quelle più economiche d’Italia.
Su Guidaprodotti.com, invece, si può trovare un vademecum per imparare a fare una spesa consapevole e soddisfacente.
Tra i consigli, fare una spesa più piccola ma più spesso e via libera ai prodotti di stagione e a quelli a chilometro zero, che costano meno e sono più buoni. Preferite i prodotti sfusi sono a quelli confezionati, in questo modo ridurrete l’impatto sull’ambiente.
Fate sempre la lista della spesa per evitare di comprare anche quello che non serve e, trucco dei trucchi, i risparmiatori nostrani hanno scoperto che non conviene andare al supermercato a stomaco vuoto. il rischio è quello di riempire il carrello di prodotti sfiziosi e costosissimi, dannosi per il portafoglio e per la linea.
c.p.