Un giro d’affari di 60 miliardi di euro. A tanto ammonta il turismo di lusso in Italia. E nonostante generi il 25% della spesa dei turisti, questo segmento rappresenta meno dell’1% delle imprese di soggiorno e il 3% circa del numero di notti.
I dati
I dati emergono dal Libro Bianco sul Turismo di Altagamma, realizzato dalla Fondazione con la collaborazione di Bain & Company, Boston Consulting Group, Enit, ripreso da Webitmag.
Secondo il report di Altagamma, la spesa diretta ammonta a 25 miliardi in consumi diretti (circa 7 miliardi in soggiorno, 2 in ristorazione, 14 in visite, escursioni e shopping). Il turista che alloggia in strutture di eccellenza spende oltre nove volte più della media.
Un potenziale “ancora inespresso” del nostro turismo
E il potenziale del contributo del turismo di alta gamma in Italia potrebbe essere anche maggiore dei valori attuali, almeno di 2-4 volte. Per quanto riguarda i soli consumi diretti, passando da 25 miliardi fino a 60-100 miliardi.
Potrebbero poi essere convertiti in Italia da 1 a 3 milioni di viaggi che gli italiani alto-spendenti effettuano attualmente all’estero. Le stime si basano sulla capacità di attrarre un numero più alto di turisti di alta gamma (oggi l’Italia ne intercetta solo 3 su 10), un più alto numero di turisti cinesi milionari (circa l’80 per cento non è mai stato in Italia) e il ri-coinvolgimento dei turisti italiani d’élite che oggi scelgono mete estere (1-3 milioni di viaggi).
Per quello che riguarda le preferenze di destinazione, l’Italia risulta la meta preferita al mondo per le esperienze legate all’enogastronomia e all’arte e cultura.
