Vi è già capitato di girare esasperati tentando di ricordare dove avete parcheggiato la macchina due ore prima? O di entrare in una stanza e scoprire di aver dimenticato qual era la cosa che eravate andati a prendere? O di fare i salti mortali per evitare di lasciar capire al vostro interlocutore che non riuscite proprio a rammentare chi sia? La prima volta che accadono, episodi simili passano inosservati, ma quando diventano frequenti e si presentano in quella controversa fase della nostra vita chiamata “mezz’età”, cominciamo ad avvertire un campanello d’allarme e a domandarci se il nostro cervello non stia definitivamente perdendo alcune delle sue capacità.
I tuoi anni migliori devono ancora venire. Le sorprendenti risorse del cervello di mezza età (Mondadori Editore) di Barbara Strauch esclude questa possibilità, avvalendosi di ricerche recenti da parte di neuroscienziati e psicologi.
Gli studiosi sono convinti che finora le prestazioni del cervello maturo siano state sottovalutate. Certo, l’encefalo perde un po’ della preziosa materia grigia di cui è costituito, ma in compenso registra un aumento della sostanza bianca, la mielina, che consente una maggiore velocità di elaborazione dei dati. Barbara Strauch ha condotto sul tema un’indagine a tutto campo, giungendo a dimostrare come oggi i senior forse dimenticano dove hanno lasciato le chiavi di casa, ma riescono a fare contemporaneamente e con disinvoltura tante altre cose. Un libro che presenta le più recenti scoperte scientifiche a proposito delle potenzialità del cervello e che offre una guida dei metodi per mantenerlo in forma.
c.p.