Dal Covid-19 si può guarire. Ma quali effetti collaterali rimangono a livello dell’organismo una volta che la malattia è passata? Oltre il 50% dei pazienti ricoverati per COVID-19 presso l’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano e sottoposti a valutazione da parte dei medici fisiatri, richiede trattamenti riabilitativi per problematiche neurologiche, muscolari e neuromotorie insorte a seguito dell’infezione da SARS-CoV- 2. Si tratta della sindrome post-Covid.
Questi dati sono stati raccolti dai medici fisiatri dell’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica, diretta dal Dottor Arnaldo Andreoli, dell’Ospedale “Luigi Sacco” – ASST Fatebenefratelli Sacco – di Milano. Dalla necessità di offrire a questi pazienti un trattamento riabilitativo mirato, anche con il supporto di innovative apparecchiature tecnologiche, nascerà un nuovo Progetto di Valutazione e Riabilitazione Robotica, grazie all’utilizzo del dispositivo robotico hunova, associato a Telemonitoraggio e Teleriabilitazione.
Cos’è la sindrome post-Covid?
In queste ultime settimane la Letteratura scientifica internazionale sta evidenziando in modo sempre più marcato il fenomeno della “sindrome post COVID-19”. Tale sindrome è caratterizzata da sintomi neurologici, muscolari, respiratori, cognitivi e motori, che possono residuare anche oltre sei mesi. L’esperienza dell’équipe riabilitativa dell’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano ha confermato tali evidenze. In oltre il 50% dei pazienti presi in cura sono state riscontrate necessità riabilitative neuromotorie
Dai dati raccolti con questo studio pilota sono emersi vari aspetti.
– Nell’80% dei pazienti valutati si evidenza una riduzione della motilità di anca, ginocchio e caviglia ad entrambi gli arti inferiori, che può derivare da debolezza muscolare (ipostenia), da limitazioni articolari conseguenti all’immobilità o da problematiche neurologiche periferiche o centrali.
-Il 90% dei pazienti valutati presenta una riduzione della potenza in corrispondenza dell’articolazione della caviglia. Questo comporta un peggioramento della qualità del cammino e un aumentato rischio di inciampo e di caduta.
– Il 50% dei pazienti presenta un’asimmetria nella forza tra l’arto inferiore destro e l’arto inferiore sinistro, che condiziona un peggioramento della sicurezza della deambulazione.
Il trattamento riabilitativo della sindrome
Per approfondire ulteriormente la rilevanza epidemiologica della “sindrome post-COVID 19”, con il coinvolgimento dell’apparato neuromuscolare, e definire protocolli di trattamento riabilitativo, il Dottor Andreoli, con la Sua équipe riabilitativa presso l’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano, in collaborazione con Movendo Technology, avvierà un Progetto di screening e trattamento robotico con il dispositivo hunova.
Questa tecnologia permette una valutazione robotica delle funzionalità neuromotorie del paziente, erogando al contempo una terapia riabilitativa mirata, basata su dati oggettivi.
La sinergia tra le valutazioni cliniche del medico fisiatra, le sedute di fisioterapia, gli esercizi eseguiti dal paziente al domicilio e i trattamenti con il dispositivo robotico altamente tecnologico hunova, consentirà di predisporre trattamenti riabilitativi personalizzati, finalizzati alla risoluzione delle disabilitanti conseguenze neuromotorie dell’infezione da SARS-CoV-2, che caratterizzano la “sindrome post-COVID”.
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