L’ipertensione è una patologia che colpisce quasi il 20% della popolazione adulta sopra i 50 anni. Per definizione, si tratta di uno stato, costante e non occasionale, in cui la pressione arteriosa a riposo risulta più alta rispetto agli standard fisiologici considerati normali e oggi rappresenta uno dei maggiori problemi clinici nei Paesi industrializzati.
Ipertensione e sensibilità al sale sono elementi correlati
Nel corso dei decenni sono stati portati avanti diversi studi per verificare quali siano i fattori scatenanti di questa patologia. Oltre a fattori come stress, alcol, e fumo è stato rilevato che alcuni individui risultano essere più sensibili al sale e che a causa di questa loro caratteristica spesso possono sviluppare la patologia.
Sensibilità al sale e ipertensione: lo studio
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Hypertension e diffuso dall’American Heart Association ha analizzato i dati relativi a 1.604 persone adulte sottoposte ad una dieta con un contenuto di sale basso della durata di sette giorni. Dopo questa prima fase, i soggetti hanno portato avanti una dieta costituita dagli stessi alimenti ma con una quantità di sale maggiore. I dati raccolti dai ricercatori hanno evidenziato come le persone con una sensibilità al sodio più elevata hanno maturato il 43% in più di probabilità di sviluppare un’alta pressione arteriosa rispetto a i soggetti con una minore sensibilità alle stesse quantità di sodio.
La maggiore o minore sensibilità al sodio resta comunque un “mistero”
Il team di ricercatori che ha condotto lo studio ha comunque dichiarato che ancora non sono i chiari i meccanismi che portano determinati individui a sviluppare una maggiore sensibilità al sodio rispetto ad altri. Scendendo nello specifico, durante la ricerca non sono emersi collegamenti a livello genetico per quanto riguarda la sensibilità al sale e proprio per questo è necessario effettuare nuovi studi per capire come si sviluppa una maggiore sensibilità al sodio. Scoprire una relazione tra sensibilità al sodio, ipertensione e fattori genetici sarebbe un modo efficace per prevenire l’insorgere dell’ipertensione prima che questa cominci a manifestarsi.
Andrea Carozzi