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Riscatto laurea senza limiti di età: tutti i pro e contro

C’è il via libera alla proposta della Lega per il riscatto laurea con oneri agevolati anche agli ultra 45enni.

Secondo quanto riporta Pmi.it, a godere dell’agevolazione sono coloro che si sono iscritti all’università dal 1996 in poi. Sono ammessi anche coloro che a quella data avevano versamenti previdenziali: l’importante è che si riscattino periodi di studio a cui si applica per intero il sistema contributivo e che non siano coincidenti con periodi di lavoro.

Se le successive fasi dell’iter in Parlamento dovessero confermare quanto deciso dalla Commissione Lavoro, si aprirebbe per tutti, indipendentemente dall’età, la facoltà di riscatto della laurea agevolato. Il tutto sempre riferito a periodi temporali che ricadono nel sistema contributivo, quindi successivi al 31 dicembre 1995, così come già previsto per gli under 45.

Il paletto che prevede il riscatto agevolato di anni universitari dopo il 1996 in poi rischia però di essere ancor più stringente del vincolo anagrafico.

L’età anagrafica media di accesso all’università è di 20 anni. Facendo un semplice calcolo, ad avere 20 anni nel 1996 erano gli attuali 43enni. Dunque è altamente probabile che chi ha un’età maggiore resti tagliato fuori dalla misura, essendosi laureato troppo presto rispetto a quanto previsto dalla normativa.

A essere penalizzati sono anche coloro che, magari per pagarsi gli studi, hanno lavorato nel periodo in cui erano iscritti all’università. Sono riscattabili, con agevolazione degli oneri, tutti i periodi nell’anno non coperti da contribuzione. Importante sapere, però, che l’eventuale lavoro svolto durante il corso di studi, tuttavia, non inibisce il riscatto dell’intero anno ma solo con riferimento ai periodi in cui si è lavorato.

Più accessibile, sempre dal punto di vista anagrafico, appare la possibilità prevista dal provvedimento di chiedere il riscatto agevolato anche per gli anni di dottorato e di specializzazione, mentre sono esclusi i master, il tutto a patto che non vi siano stati versamenti di contributi obbligatori alla Gestione Separata INPS o ad altra Gestione obbligatoria. Possibile anche riscattare ulteriori lauree conseguite, sempre a patto che non vi siano contemporanei versamenti contributivi obbligatori.

Tra gli aspetti positivi c’è anche il fatto che il riscatto agevolato della laurea ha un impatto positivo anche sul calcolo dei contributi ai fini del raggiungimento della soglia per la pensione anticipata e anche per il raggiungimento dei 35 anni di contribuzione effettiva richiesti per esempio dall’Opzione Donna e Quota 100. In generale, il riscatto è utile sia all’anticipazione del pensionamento di anzianità contributiva, sia ai fini della misura dell’assegno pensionistico.

Gli oneri versati per il riscatto della laurea possono inoltre essere portati in detrazione piena in dichiarazione dei redditi, purché si abbiano redditi imponibili.

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