Leggere e scrivere sono due attività fondamentali per la nostra esistenza: quando ci leggiamo o ci scriviamo, capiamo meglio chi siamo e ci trasmettiamo agli altri per come ci comprendiamo. Un processo in cui si cresce, si cambia e si comunica. Con l’aiuto di Eosliber, piattaforma crossmediale ideata dalla startup Ripensarte, chiunque abbia un’idea, un desiderio, una storia da trasmettere, la può pubblicare, in modo unico e innovativo: a disposizione c’è tutta l’esperienza di un team di professionisti, scrittori, grafici, artisti, fotografi che lavorano insieme per raggiungere il miglior risultato.
Un libro crossmediale: cos’è e perché farlo su misura
Questo risultato si chiama libro crossmediale, che si ispira allo “storytelling crossmediale”, cioè una tecnica narrativa con cui si declina un racconto su più media: dalla carta stampata alla tv, passando per il web e finendo sui social network. I libri crossmediali Eosliber sono libri “fisici”, stampati, che però, grazie all’apposita app, attivano sul cellulare una serie di ulteriori contenuti di realtà aumentata: video, suoni, messaggi vocali di spiegazioni, modelli 3D, animazioni. «Crediamo che la tecnologia sia molto utile per raccontare certi tipi di storie in cui i contenuti multimediali, a cui siamo abituati e che oggi sono parte della nostra quotidianità, possano arricchire l’esperienza della lettura coinvolgendo più sensi – spiega la fondatrice Giovanna Agostoni – Questo modo di vivere il libro è coerente con la realtà che viviamo oggi. Un linguaggio grazie al quale il racconto si sviluppa su tutti questi piani può promuovere una cultura dell’osmosi fra generazioni e fra culture diverse, in termini sia di tempo, sia di spazio».
Le storie e i lettori
Eosliber pubblica diversi tipi di storie che si possono suddividere in tre aree: storie di vita, legate alla memoria di una persona, ma anche di una famiglia o di un luogo; storie di viaggi, pensate per custodire i ricordi di avventure vissute, arricchite di spunti di riflessione e storie; storie per bambini, inventate da piccoli autori, nonni o genitori, che le hanno sentite durante la loro infanzia o che le hanno create a partire dalla loro esperienza personale e vogliono trasmettere ai più piccoli vere pillole di saggezza o momenti di divertimento. «Ogni storia raccontata – osserva Agostoni – è uno spaccato della nostra realtà, un tassello della cultura del Paese, un contributo per capire il senso della storia e di quello che potrà accadere. Uno strumento per ascoltare e non solo sentire, osservare e non solo vedere, rendersi conto e non solo leggere».
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