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Premio Rapallo Carige, la letteratura al femminile

Premio Rapallo Carige, la letteratura al femminile
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“Splendi più che puoi”, quando la donna è...troppo “amata” Facendo parte della giuria, compito per me ormai tradizionale da anni al Rapallo Carige, premio letterario al femminile, ne scrivo quasi... autobiograficamente e credo giusto che a vincerlo sia stata Sara Rattaro, con il romanzo “Splendi più che puoi”, edito da Garzanti. Perché narra del tema…

“Splendi più che puoi”, quando la donna è…troppo “amata”

Facendo parte della giuria, compito per me ormai tradizionale da anni al Rapallo Carige, premio letterario al femminile, ne scrivo quasi… autobiograficamente e credo giusto che a vincerlo sia stata Sara Rattaro, con il romanzo “Splendi più che puoi”, edito da Garzanti.

Perché narra del tema assurdo ed incredibile, nel terzo millennio, della donna oggetto di sopruso e violenza da parte dell’uomo con cui ha diviso sentimenti, dimora e letto anche a lungo. Una cultura maschile da Medio Evo che non riesce a morire pur in tempi moderni e persino di avanguardia e continua a vedere la compagna come sua proprietà. Tema sensibile, intenso con cui la Rattaro ha vinto in casa, essendo genovese, il prestigioso premio giunto alla sua trentaduesima edizione, e con cui Banca Carige dimostra come una grande realtà economica possa coniugare questa con economia e cultura.

Brave ed autrici di grande interesse, da seguire, anche le scrittrici giunte ai posti d’onore: Cristina Battocletti, con “La mantella del diavolo” (Bompiani); e Stefania Parmeggiani. “La notte di Silvia”, edito da Castelvecchi, il titolo della sua opera, rispettivamente seconda e terza classificata. Due le giurie che hanno valutato le opere, oltre 80, delle quali le citate tre arrivate in finale.

Il libro vincitore, “Splendi più che puoi” è storia vera ed autentica che l’autrice ha conosciuto dalla stessa protagonista e vittima: una  donna per diversi anni sequestrata e costretta a subire continue violenze da parte del marito. Donna umiliata che riesce a riscattarsi ed uscire, alla fine, dall’incubo, grazie al sorriso della sua bambina, che la da la forza di ribellarsi e scappare lontano da quelle mura che anziché costituire la bellezza dell’intimità familiare erano una sorta di prigione. La vittima fugge e ritrova la voglia di vivere di fare…splendere di nuovo, come si confà ad ogni essere umano e soprattutto – lo dico da uomo –  a quell’essere meraviglioso, madre, compagna, amica, che è la donna.

Ma il Rapallo Carige offre anche altri premi, come quello assegnato ad Evita Greco, marchigiana, che ha vinto nel settore “opera prima” con il romanzo (Rizzoli)  “Il rumore delle cose che iniziano”. O il premio speciale della giuria intitolato ad Anna Maria Ortese, aggiudicato da Pia Pera, romanziera, fine slavista, traduttrice di autori russi, scrittrice specializzata in libri sull’arte di orto e giardino. Ha vinto con “Al giardino ancora non l’ho detto”, edizioni Ponte alle Grazie. Intellettuale ed artista di rara sensibilità, soffre di grave malattia progressiva invalidante, per cui non era presente a Rapallo e per lei ha ritirato il premio Cristina Palomba, editor della Casa editrice che ha speso parole di ammirazione commovente verso l’autrice.

Belle opere ma anche splendido e nuovo scenario, diverso dagli anni precedenti ed a cielo aperto, in una serata estiva fresca ed illuminata da quello spettacolo sempre uguale ma che appare sempre emozionante della luna piena. Vista che colpisce, a dispetto di chi può trovare questa emozione banale e scontata. Il palcoscenico è stato infatti posto in pieno lungomare rapallino, chiuso al traffico, mentre la platea era “open” per tutti. Evento di punta per cultura e simpatia per la ridente e chiassosa città del Tigullio, rivendicato dal sindaco della località rivierasca, Carlo Bagnasco, che ha mostrato orgoglio e soddisfazione per questa manifestazione tradizionale e di livello nazionale, tra i premi letterari più seguiti da chi ama i libri.

A nome di Banca Carige a salutare pubblico, giuria e scrittrici è stata il direttore dell’area territoriale Levante, Graziella Bonacini, mentre schierata sul palco c’era  la giuria tecnica presieduta da Elvio Guagnini. Ha presentato Francesca Fialdini, volto noto della Rai e conduttrice di Unomattina. Grande successo, sottolineato da tanti applausi e consensi, per gli attori Laura Lattuada ed Ettore Bassi, protagonista di fiction care al pubblico citando tra tutte quella con il cane Rex, che hanno letto brani dei libri finalisti. Strepitosa e voce formidabile la cantante Rita Forte, che ha incantato con alcuni brani di Luciano Rossi e la mitica “Reginella” di Libero Bovio, una canzone simbolo del repertorio “made in Napoli”.

Dino Frambati

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