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La tecnologia al servizio del rimodellamento corporeo

La tecnologia al servizio del rimodellamento corporeo

Insieme a Tiziana Lazzari, chirurgo estetico e dermatologa, scopriamo tre tecniche (chirurgiche e non) per rimodellare il nostro corpo.

Tecnologia Hifu (non chirurgica)

La tecnologia Hifu (Ultrasuoni Focalizzati ad Alta Intensità ) rappresenta un’importante innovazione scientifica per il trattamento di piccole adiposità localizzate del mento e del corpo.

Obiettivo del trattamento con Hifu è quello di ottenere una lipolisi, ovvero la rottura delle cellule adipose e contemporaneamente il ritensionamento della pelle senza ricorrere al bisturi e senza trattamenti invasivi.

Il trattamento con ultrasuoni ad alta intensità è indipendente dall’esposizione solare e può essere effettuato in ogni stagione.

Generalmente la seduta è quasi indolore, grazie anche all’esperienza del medico che effettuerà un’accurata regolazione della macchina settando i parametri, come intensità e distanza tra i punti di emissione degli ultrasuoni, in modo da rendere il trattamento piacevole.

I pazienti più sensibili potranno assumere un analgesico, tipo paracetamolo, in previsione del trattamento.

La durata di una seduta dipende dalla zona trattata, mediamente richiede dai 20 ai 40 minuti. Il numero delle sedute varia da 2 a 4 a seconda del caso clinico.

È possibile ritornare al lavoro e alla vita quotidiana immediatamente dopo un trattamento.

Un leggero miglioramento è visibile da subito ma il risultato definitivo si apprezzerà nei mesi successivi.

Minimi gli effetti collaterali, limitati a un modesto arrossamento ed edema transitorio.

In alcuni casi possono manifestarsi pomfi simili a morsi di zanzara che scompaiono molto velocemente nelle ore successive.

Può verificarsi un leggero aumento della sensibilità cutanea per alcuni giorni.

Liposcultura ultrasonica (vaser lipo)

A disposizione del rimodellamento del corpo anche un’altra tecnologia: la tecnica della liposelezione, che si differenzia dalla liposuzione tradizionale in quanto, prima di essere aspirato, il grasso viene reso fluido (emulsificazione) con una sonda a ultrasuoni introdotta nel tessuto sottocutaneo.

L’emulsificazione del grasso rende la sua aspirazione molto meno traumatica con la conseguente riduzione dei tempi di recupero. Il tipo di anestesia utilizzato dipende dalla quantità di tessuto adiposo da asportare e dalla sua estensione. Di norma si opera in anestesia locale per piccoli accumuli e in zone di limitata estensione, in anestesia locale con sedazione per accumuli più importanti.

Dopo l’intervento sono applicati particolari cerotti e deve essere indossata una guaina oppure una calza elastica a compressione graduata che va tenuta giorno e notte per una settimana. I cerotti e i punti di sutura saranno tolti dopo una settimana, mentre la guaina o la calza devono essere portate per 4 settimane. Se sono state operate le gambe, è opportuno restare distesi per 4 o 5 ore con i piedi in alto, applicando una borsa con ghiaccio sull’area trattata; allo scopo in commercio esistono dei contenitori preformati.

È normale che l’area trattata si gonfi: questo edema si risolve di solito entro due-tre mesi. Massaggi linfodrenanti oppure un ciclo di pressoterapia aiuteranno a ottenere un risultato più rapido e uniforme, ma andranno eventualmente iniziati quando il medico lo riterrà opportuno.

Nella liposelezione di cosce e ginocchia è possibile notare un gonfiore anche nelle zone non sottoposte a intervento, per esempio caviglie e piedi, soprattutto se si indossa la guaina che arriva fino al ginocchio. In quel caso è opportuno bilanciare la compressione anche in basso, indossando delle calze elastiche. Particolari prescrizioni individuali possono essere date di volta in volta dal medico.

Dopo circa due-tre mesi dall’intervento si ha già un discreto rimodellamento dell’area trattata, ma il risultato definitivo si potrà vedere solo dopo almeno sei mesi, quando cioè si saranno atrofizzati tutti quei lobuli di grasso che, pur non essendo stati aspirati, hanno perso il loro nutrimento a causa della distruzione meccanica di numerosissime arteriole terminali.

Per il mantenimento del risultato raggiunto è fondamentale mantenere il peso corporeo rilevato al momento dell’intervento.

La liposuzione con ultrasuoni, rispettando nervi e vasi sanguigni che rimangono intatti, fa sì che i pazienti percepiscano un dolore minimo e riportino dopo l’intervento ecchimosi molto limitate.

Questa tecnologia consente inoltre ai chirurghi di lavorare con una tale precisione da poter modellare le zone delicate come l’interno cosce, braccia, mento e collo.

Si possono rimuovere sia quantità ridotte di grasso corporeo per un contouring di precisione sia di grandi quantità per un debulking più rapido.

Il grasso estratto è riutilizzabile per innesti successivi.

La liposelezione agisce esclusivamente sulle aree trattate e non esclude assolutamente la possibilità di aumenti di peso o accumuli di cellulite in altri distretti corporei non sottoposti all’intervento.

Laserlipolisi (lipofusione)

La lipofusione è una tecnologia con caratteristiche analoghe alla metodica precedente, ma l’azione sul grasso corporeo, determinata dalla particolare lunghezza d’onda del laser, consente un effetto di tonificazione ancora maggiore su tessuti poco tonici. I vantaggi di questa tecnologia sono evidenti: minor dolore, tempi di recupero rapidissimi, una convalescenza meno invalidante.

Questa tecnica è particolarmente indicata per volumi di modeste dimensioni.

La procedura è molto semplice, dura spesso meno di un’ora e si esegue in anestesia locale. Il medico introduce nel tessuto sottocutaneo da trattare una sottilissima fibra ottica del diametro di 2mm, collegata all’apparecchiatura laser. Il grasso fluidificato dall’azione del laser è poi eliminato nel corso del trattamento con l’ausilio di una piccola cannula e di una siringa. Quest’ultima manovra risulta anch’essa molto delicata perché il grasso, essendo liquido, non richiede traumatiche azioni di aspirazione.

Tutto questo si traduce in un recupero post-operatorio veloce, con pochissimi lividi o complicazioni.

Resta comunque sempre un po’ di gonfiore, che viene riassorbito lentamente nel corso dei mesi. Un altro aspetto interessante della lipofusione è lo skin tightening ovvero dall’effetto tonificante della metodica: l’azione del laser fa si che la pelle, svuotata dal grasso, si ricompatti e si rimodelli bene sui nuovi volumi. Sia l’effetto di riduzione del grasso, sia quello di tonificazione sono progressivi nel tempo e si rendono completamente evidenti non prima di 6 mesi.

Per la sua scarsa invasività, la lipofusione può essere eseguita anche su volumi molto piccoli e sul doppio mento. non residuano cicatrici in quanto le ridotte dimensioni della fibra ottica consentono fori di ingresso molto piccoli, chiusi a fine trattamento con la semplice applicazione di un cerottino (steryl strip). Dopo il trattamento si consiglia l’uso di una guaina compressiva o di una calza elastica per 1 o 2 settimane.

Per il mantenimento dei risultati è importante seguire attentamente le indicazioni del medico. La riformazione del grasso in eccesso non è esclusa, in quanto dipende dalle caratteristiche fisiologiche del soggetto e soprattutto dallo stile di vita. La lipofusione, così come la liposuzione, si può ripetere.

Tiziana Lazzari, Chirurgo estetico e Dermatologa

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