Settembre, tempo di uva. Buona, dolce, utilizzabile in decine di modi diversi, l’uva è uno dei frutti più amati al mondo.
Anche se la associamo normalmente all’autunno, l’uva si trova in realtà nei mercati italiani da giugno fino a Natale, come mai?
In realtà il segreto, come ci racconta Coltura & Cultura, non è nella sua provenienza, né in una lunga conservazione in frigorifero o in qualche pozione con cui viene iniettata: finché il grappolo rimane appeso alla vite si conserva molto bene, a patto che non piova troppo.
La pioggia è il nemico numero uno nella conservazione dell’uva, in quanto gli acini bagnati possono diventare preda di funghi e andare a male. Il rimedio, ancora una volta, è meno complicato di quanto si possa pensare: basta un telo di plastica per ripararla e il gioco è fatto.
Se ci si uniscono anche un po’ di potatura, irrigazione e un po’ di fertilizzante in più, l’uva può arrivare intatta fino a Natale.
Per avere invece l’uva in anticipo, il segreto è ancora più semplice: basta la plastica da sola. Un bel telo trasparente sopra e ai lati della vite ed ecco che la temperatura aumenta e l’uva, mentre confusa crede di essere in agosto, cresce.
Sono stati i ricercatori del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura di Turi a lanciare, qualche anno fa, l’idea in tutto il mondo, abbattendo quella strana concezione per la quale l’uva sotto il telo di plastica sembrerebbe “soffrire”.
Dobbiamo quindi ringraziare questi ricercatori per poter giovare dei benefici dell’uva anche quando normalmente “fuori stagione”.
Coltura & Cultura è un’iniziativa sostenuta da Bayer CropScience per far conoscere come nasce quello che mangiamo valorizzando il grande lavoro che ricercatori e produttori svolgono per portare sulle nostre tavole alimenti sicuri e di qualità.