L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione molto comune, che interessa circa 6 milioni di uomini italiani: circa il 50% degli over 50 e l’80% degli over 80 affronta ogni giorno i sintomi urinari collegati all’ingrossamento della prostata.
Il fisiologico ingrossamento della prostata con il passare degli anni si ripercuote sulle basse vie urinarie, provocando sintomi fastidiosi che compromettono la qualità della vita: la necessità frequente di urinare, specialmente di notte, il bisogno urgente di svuotare la vescica durante il giorno, un flusso urinario debole o la difficoltà a svuotare completamente la vescica portano molti pazienti a ridurre le proprie attività quotidiane e i propri spostamenti o a vivere con imbarazzo la vita lavorativa e di relazione.
Per rispondere a questi fastidiosi sintomi è disponibile un nuovo trattamento, un dispositivo mininvasivo che può essere inserito senza interventi chirurgici, senza impianti permanenti e senza l’utilizzo di cateteri.
Si chiama iTind, è un brevetto israeliano distribuito da Olympus e sviluppato per trattare in modo mininvasivo i sintomi dell’ipertrofia prostatica.
Ospite di questa settimana il dott. Fabrizio Gallo, Urologo presso l’Ospedale San Paolo di Savona, tra i primi esperti in Italia nell’utilizzo di iTind.