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Invecchiamento attivo e prevenzione: sfide e opportunità per un futuro migliore 

Invecchiamento attivo e prevenzione: sfide e opportunità per un futuro migliore 

Cari lettori, 

viviamo in un’epoca straordinaria, in cui l’aspettativa di vita si allunga continuamente e con essa si evolve anche la nostra concezione della vecchiaia. Non è più circoscritta ad una fase finale e difficile della vita, come un peso per la società, bensì come un periodo ricco di possibilità e potenzialità.  

In questo editoriale, voglio condividere con voi alcune riflessioni su come possiamo affrontare insieme le sfide dell’invecchiamento. Parleremo di sostenibilità economica, nuovi modelli abitativi e dell’importanza di una rete di supporto solida per garantire una vecchiaia dignitosa e serena per tutti. 

Invecchiamento attivo e prevenzione: sfide e opportunità per un futuro migliore 

Invecchiare è bello. È un desiderio comune raggiungere l’età avanzata in salute, belli e curati. Tuttavia, la rapidità e la quantità legata all’invecchiamento pongono sfide significative al nostro sistema.  

Con la prospettiva di vivere fino a 100 o 120 anni, è essenziale garantire una sostenibilità economica e sviluppare nuovi modelli abitativi per gli anziani. La sostenibilità economica non può limitarsi solo agli aspetti sociosanitari o socioassistenziali, ma deve integrarsi con una visione economica complessiva.  

È urgente che i governi intervengano con nuovi modelli e riformulino il sistema, partendo dall’assistenza sanitaria fino ad arrivare all’abitazione. 

Garantire il benessere nelle città 

Nelle grandi città, l’isolamento degli anziani è un problema crescente. Sono molte le persone anziane che vivono sole, spesso vedove, mentre i figli devono lavorare fino a tarda età. Questo isolamento va affrontato. Non possiamo ignorarlo.  

È necessario sviluppare soluzioni per rendere le città più vivibili e accoglienti per gli anziani. Le case di riposo tradizionali devono evolversi. I nuovi anziani sono diversi dalle generazioni precedenti: sono più in salute, hanno esigenze, desideri e abitudini diverse.  

Come possiamo quindi adattare le abitazioni per questi nuovi anziani? E come possiamo collegare le generazioni, il lavoro e affrontare la denatalità? 

Soluzioni, prospettive e cambio di paradigma 

La denatalità è un problema enorme, soprattutto nelle grandi città dove manca il sostegno di vicinato. Gli anziani spesso sono autosufficienti, ma presentano i normali acciacchi dovuti all’età: difficoltà a muoversi, dolori alle articolazioni, alla schiena. Sono persone che non necessitano di una casa di riposo, ma di un ambiente che li supporti nelle loro esigenze quotidiane.  

Dobbiamo accettare, proteggere, curare e valorizzare la vecchiaia. È fondamentale rivedere il sistema abitativo, adattando le abitazioni alle nuove esigenze degli anziani, promuovendo la socialità e prevenendo l’isolamento. Le città devono diventare luoghi dove è possibile invecchiare bene, in salute e in compagnia. 

 

 Daniela Boccadoro Ameri  
Direttrice Altraeta.it Direttrice Altraeta.it 

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