Mangiare l’insalata che generalmente si compra nei supermercati in comode e pratiche buste è molto più salutare di quanto si possa pensare.
A dispetto dell’insalata dall’aspetto “più naturale” non ancora lavata né tagliata, quella in bustine non solo permette un notevole risparmio di tempo ma evita che si formino tutti quei batteri che rischiano di annidarsi tra le foglie al momento della preparazione.
Quando si taglia l’insalata, infatti, i tessuti non sono più così protetti e possono entrare dei batteri: possono essere quelli del terreno, o presenti nell’acqua di lavaggio, o negli strumenti usati per tagliarla.
Per far sì che ciò non accada ci si affida quindi agli esperti che controllano con la massima attenzione tutta la filiera produttiva scongiurando ogni tipo di contaminazione, da come viene coltivata l’insalata, fino al momento in cui la busta viene sigillata con materiali speciali capaci di diminuire la concentrazione dell’ossigeno e quindi lo sviluppo di microorganismi dannosi .
La differenza di prezzo che vede l’insalata confezionata più dispendiosa rispetto a quella tradizionale, è ben giustificata dai processi di sicurezza attuati dalle aziende per fare arrivare sulla tavola un prodotto sano, comunque economico, e di immediato utilizzo.
L’insalata che piace e fa bene
Oltre ad essere apprezzata dagli italiani, che nel solo 2012 hanno fatto registrare una spesa complessiva di quasi un miliardo di euro, l’insalata è uno degli alimenti più salutari e pregiati perché sazia fornendo pochissime calorie ma moltissimi micronutrienti.
Per mantenersi in salute, come consigliato dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità, sarebbe opportuno mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura per un totale di 400 grammi al giorno.
Nella realtà però in pochissimi seguono questo consiglio e questa dieta. Il motivo risiede nel tempo: oggi più di ieri manca il tempo di sbucciare, tagliare, lavare gli alimenti e allora, quando si è al supermercato, la scelta ricade sui prodotti già pronti.
Questi però non sono sempre clementine, banane, uva o insalate, bensì merendine, snack, dolci e preparati con molto zucchero e poca salute.
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