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Incontrarsi sotto le lenzuola? Oggi, basta un’ APP!

Altro che romanticismo, per incontrarsi sotto le lenzuola si usano le APP e si va subito al sodo! Chi cerca un partner oggigiorno può trovarlo con il GPS e contattarlo con un cuoricino, ad esempio attraverso Tinder (‘’l’esca’’ in inglese), un applicazione gratuita per smartphone e tablet utilizzata da più di 7 milioni di utenti l’anno.

tinder

Combinando le passioni in comune e la localizzazione ottenuta via GPS, ai membri di questo social network verranno mostrati i volti di chi si trova nelle vicinanze: se tra questi c’è qualcuno che piace e che ricambia, si può entrare in contatto per fare sesso per una notte senza complicazioni sentimentali.

Ma le app non finiscono qui. C’è anche ‘Pssion’ che dice se siete stati all’altezza durante le prestazioni, Dattch, dedicata all’universo lesbo, Scruff creata per il mondo gay maschile, mentre la App più hot è ‘Pure’, che favorisce soltanto relazioni a fini sessuali.

Tutti questi nuovi strumenti amati dai giovanissimi, ma oramai entrati nell’uso quotidiano anche di una fetta degli over50!

Si potrebbe ricondurre tutto il discorso motivazionale al solo imbarazzo che crea avvicinare l’altro e alla giustificazione che con un ‘click’ ci si sente più forti.

Ma c’è altro! Infatti, il fenomeno è un segno dei nostri tempi, in cui tutto è fast, veloce. Probabilmente c’è una forte componente legata al voler evitare la frustrazione: la mancata gratificazione del desiderio che si sperimenta nelle attese, il suo rallentamento che si sperimenta nel corteggiamento. Dal ‘sex appeal’(capacità di esercitare attrazione erotica, fascino) alle sex App, il passo è breve!

Ciò che una volta significava conquistare l’attenzione dell’altro, saper aspettare e gustare le piccole tappe graduali, oggi è tempo perso! Una difficoltà di sopportare la frustrazioni che spesso va a braccetto con la paura di vivere un fallimento. Nella vita reale, di fronte a un ‘no’, occorre reagire e faticare per restare nel circuito delle amicizie, con l’uso virtuale della tecnologia di oggi per un ‘due di picche’, basta ‘togliere l’amicizia’.

Sicuramente susciterà la diffidenza dei sostenitori di questa tecnologia, ma non si può fare a meno di ricordare ciò che questi strumenti rischiano di fare dimenticare: l’attrazione è un qualcosa che nasce tra due sguardi vivi che si incontrano veramente, tra due mani che si sfiorano realmente, tra due profumi che si incontrano e lasciano un segno tangibile della memoria.

Le esperienze che si raccolgono grazie agli strumenti sopra riportati sono dei surrogati della realtà, dei prodotti della vita virtuale che, se pure forniscono un’attivazione emotiva forte, non garantiscono alcuna interazione ed alcuna relazione.

Dottoressa Sabina Garofalo

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