Siamo finalmente arrivati al momento della vacanza, ciascuno di noi ha pensato ad una meta preferita e ci stiamo godendo le nostre giornate. Attenzione, soprattutto se viaggiamo soli, o siamo single, a tenere in piedi il castello di carte che ci siamo costruiti, quindi niente bugie.
Certamente stiamo facendo conoscenza con alcune persone e, ovviamente si vede, abbiamo superato i famosi “anta”. Per quanto siamo bravi a dimostrare meno della nostra età attenzione a ciò che diciamo. Incontrando una persona che ci può interessare, una delle domande che primeggiano, dopo il nome, è “quanti anni hai?”. Mai dire il falso! Se pensiamo di farla franca dichiarando dieci anni in meno, prima o poi saremmo senz’altro smascherati. Non togliamoci anni per far bella figura, sfoderiamo un bel sorriso e affermiamo con calma e sicurezza: “ho 50 anni” (o magari di più). Faremo una bella figura e senz’altro saremmo apprezzati. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, come si dice, capiterà il momento che qualcuno ci chiederà, davanti a quella persona, i documenti, e saremmo sicuramente sbugiardati.
In vacanza, poi, c’è chi è sposato o fidanzato, ma viaggia da solo. Occhi ben aperti a non dire di essere single, perché presto si verrà a sapere, facendo una pessima figura. Le mani non sono mai in vista, ma a volte capita, a chi si dichiara solo, di metterle in mostra, evidenziando sull’anulare sinistro un bel cerchietto bianco. Ovvio, la fede o l’anello di fidanzamento l’ha messo da qualche parte e non lo porta.
Altra tipica bugia da vacanza riguarda lo sport. Sulla tipica frase “sono uno sportivo, mi alleno molto”, bisogna andarci cauti. Non sappiamo con chi abbiamo a che fare, perché non lo conosciamo bene, quindi ecco che ci metterà alla prova. La prima corsa sulla spiaggia ci darà dei punti, noi sicuramente avremo il fiatone e andremo lenti, facendo così la figura dell’idiota. Attenzione, dopo gli anta si ha meno energia.
Incontrando qualcuno, per fare bella figura, senz’altro si potrà dire: “ho girato tutto il mondo, ma quest’anno preferivo una località vicina”. Niente di più sbagliato se non siamo viaggiatori nati, o conosciamo solo qualche paese. Chi ci sente potrebbe bere la nostra bugia, se non è esperto, ma se fosse un giramondo comincerebbe a parlare di varie destinazioni che lui ha visto, capendo che noi non riusciamo proprio a stargli dietro. Oltretutto, se il nostro racconto risale alla descrizione di un locale o di un aereo di vent’anni fa, la maschera cadrebbe subito, l’altra persona sicuramente l’ha visto solo l’anno scorso, diverso e rinnovato.
Parlando della propria carriera, mai dire: “sono un imprenditore di successo”. Nell’era dei social la persona che abbiamo conosciuto ci cercherà in rete e capirà sicuramente che il nostro ruolo non è quello che abbiamo descritto. Mai gonfiare il nostro profilo lavorativo, ma parlare di elementi reali.
Insomma, le bugie hanno le gambe corte e non vanno lontano. Comunque sia, cerchiamo di passare una vacanza felice e spensierata, anche dopo gli anta.
Liliana Salvatore