MATTEO GARRONE
Considerato uno dei migliori registi italiani, Matteo Garrone propone una poetica legata alla vita quotidiana e alle problematiche sociali, dall’immigrazione al disagio esistenziale. I suoi film si concentrano spesso su personaggi marginalizzati, situazioni difficili e aspetti oscuri della società.
Da Terra di mezzo a L’imbalsamatore, primo dei suoi film che riscuote successo anche tra il grande pubblico; da Gomorra a Reality, entrambi premiati con il Grand Prix al Festival di Cannes; da Il racconto dei racconti a Dogman, che ha regalato al protagonista Marcello Fonte il premio come miglior attore a Cannes fino al recentissimo Pinocchio, il cinema di Garrone concede grande spazio all’attore come corpo che si muove, agisce e perisce in un dato ambiente e contesto che ne influenza, inevitabilmente e spesso tragicamente, l’avvenire.
IL NUOVO FILM IN USCITA A SETTEMBRE
La sinossi di Io Capitano lo descrive come “una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, i pericoli del mare e le ambiguità dell’essere umano”.
È il nuovo film di Matteo Garrone, una coproduzione italo-belga girata per 13 settimane fra Africa ed Europa. Tratto da alcune storie vere, quelle di Kouassi Pli Adama Mamadou, Anaud Zohin, Amara Fofana, Brhane Tareke e Siaka Doumbia, tutti ragazzi che hanno compiuto il viaggio che compiono i protagonisti, Io Capitano sarà in concorso a Venezia 80.
Come affermato in una recente intervista dal regista stesso: “Federico Fellini diceva che non esistono film belli o brutti, esistono film vivi o morti. Io cerco di fare film vivi e questo nuovo spero lo sia”.
Non resta che attendere l’uscita nelle sale per conoscere la storia dei due protagonisti e ammirare ancora una volta il lavoro di Garrone dietro la macchina da presa.