Partiamo da due semplici considerazioni: dall’allergia agli acari della polvere, il nome scientifico è dermatophagoidi, non si guarisce. E sterminarli completamente non è possibile. Gli abbonati alle infiammazioni agli occhi e alle vie respiratorie, alle dermatiti e alla tosse, soprattutto se hanno superato i 50 anni, sanno di cosa stiamo parlando. Ma creare nelle nostre case un ambiente meno favorevole agli acari, riducendo quindi gli allergeni che producono e di conseguenza i nostri sintomi, si può. Vediamo come.
Gli acari amano gli ambienti umidi. Evitate quindi di stendere i panni in casa. Utilizzate i condizionatori d’estate e i deumidificatori d’inverno, per mantenere un grado di umidità inferiore al 55%. Cambiate spesso l’aria in casa, aprendo le finestre almeno 20 minuti ogni giorno.
Quando fate la doccia, per non far andare il vapore in tutta la casa, chiudete la porta del bagno e quando avete finito aprite la finestra. Lo stesso vale per le pentole sul fuoco, soprattutto nel caso di piatti a lunga cottura.
Gli acari sono fotofobici, ovvero muoiono se esposti alla luce solare. Aprite quindi le finestre e fate entrare la luce del sole ogni volta che è possibile.
Prediligono i piumoni, le lenzuola, i copriletti. Per non parlare delle imbottiture, le tende, i peluches, i tappeti, le moquettes. Riducete quindi il più possibile il numero. I letti sceglieteli con una struttura semplice, lavabile. Non imbottiti o con vani e cassetti nei quali si potrebbe accumulare la polvere. I materassi dovranno essere in lattice, con una copertura da lavare spesso ad alte temperature. Così come le lenzuola: contro gli acari la lavatrice va impostata dai 60 gradi in su.
Pulite le superfici ogni giorno, con un panno umido, che raccoglierà i parassiti e i loro rifiuti. Per i pavimenti, consigliamo di passare dappertutto un panno elettrostatico e poi di lavare con acqua e alcol.
Sarebbe meglio che la temperatura in casa non superasse i 20 gradi, gli acari amano gli ambienti caldi. Riducete anche i soprammobili e spolverateli spesso, così come i libri, per i quali consigliamo librerie chiuse.
In caso di manifestazioni allergiche importanti, è meglio utilizzare periodicamente degli acaricidi, oltre al regime di pulizia quotidiano. Esistono anche dei kit appositi per monitorare la concentrazione di allergeni in un ambiente.
Meno diffuse, ma anch’esse in aumento, come tutte le allergie, le reazioni al pelo degli animali domestici, soprattutto ai gatti. In questo caso naturalmente sarebbe meglio non averne. Esistono comunque degli speciali shampoo, da acquistare e utilizzare dopo aver consultato un veterinario.
Anche alcune muffe, come l’aspergillus e l’alternaria, e alcune piante da appartamento, dal ficus benjamin alle conifere bonsai, possono causare reazioni allergiche.
Lucia Compagnino
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