Gruppo Korian, tra i leader nei servizi per la terza età, ha annunciato la costituzione di un comitato di lavoro europeo composto dai portavoce di dodici sindacati in rappresentanza dei Paesi nei quali l’azienda opera (Germania, Belgio, Spagna, Francia, Italia e Paesi Bassi) per dare vita a un tavolo di lavoro europeo (European Works Council, EWC).
Korian, fondato nel 2003, conta oltre 78 mila posti letto in Europa (Francia, Germania, Belgio, Italia e Spagna) e circa 50 mila collaboratori. Il gruppo gestisce più di 800 strutture in quattro aree di attività: residenze per anziani, case di cura e cliniche di riabilitazione, cure domiciliari e appartamenti per la terza e quarta età.
«Questo accordo − commenta Marco Cervini, direttore Risorse Umane di Korian Italia − è il primo in assoluto di questo genere nel settore dei servizi per le persone anziane e fragili in Italia e testimonia il costante impegno di Korian nello sviluppo del dialogo sociale ai vari livelli dell’azienda. Si tratta di un’intesa che mira a potenziare importanti driver motivazionali, quali ascolto e collaborazione, indispensabili per migliorare le performance e l’efficienza dei nostri dipendenti».
Composto da dodici rappresentanti nominati dai sindacati e dai membri del cda, il comitato promuoverà consultazioni transnazionali per lo sviluppo delle attività del Gruppo e la discussione dei principali temi d’interesse condivisi dai 52 mila dipendenti di Korian, con particolare attenzione al miglioramento della qualità del lavoro, della formazione e delle opportunità di carriera. Questo organo europeo avrà una missione sia informativa che di consultazione, e opererà in sinergia con le istituzioni in rappresentanza dei dipendenti di ogni singolo Paese.
«La creazione di questo comitato europeo − spiega Sophie Boissard, executive director di Korian − ci permetterà di migliorare la qualità del dialogo con i dodici sindacati che hanno partecipato alla negoziazione. L’istituzione di questo organismo rappresenta un passo importante nel consolidamento di un Gruppo come il nostro, che mira a consolidare la sua vocazione europea. Sono fermamente convinta che un dialogo sociale, trasparente e approfondito, sia a livello di Gruppo che di singolo Paese, sia la vera chiave per lo sviluppo sostenibile e per la creazione di valore per tutti gli azionisti».