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Gianni Morandi, i 70 anni di un mito

C’era un ragazzo che come moltissimi coetanei, trascorse l’infanzia dividendosi tra scuola e mestieri. Questo ragazzo si divertiva con amici e parenti a cantare le canzoni dell’epoca. Ma per lui la musica non era un semplice passatempo. Il suo nome è Gianni Morandi e oggi, 11 Dicembre 2014, soffia la candelina numero 70.

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Nato nella piccola cittadina situata sull’Appennino tosco-emiliano, a Monghidoro, il piccolo Gianni già nei primi anni ’50 si fa notare in paese grazie alla sua voce originale ed al suo carattere docile ma forte.

Grande lavoratore, come i suoi genitori, Morandi si destreggia abilmente tra studio, lavoro e prime audizioni. Al primo provino, al quale fu accompagnato da Lino Lanzoni, il barbiere della sua città, non fu notato ma già nel 1958 venne scelto come membro dell’orchestra Scaglioni.

Dopo tre anni di spettacoli iniziò a cambiare voce e ritornò a casa e alla sua routine. Dopo solo 12 mesi però Bruno Taschini, impresario, gli offrì l’occasione di trasferirsi a Novellara di Reggio Emilia per formare il gruppo “Gianni Morandi ed il suo complesso“.

In breve tempo si presentò l’occasione internazionale con la casa discografica RCA. Il 16 aprile 1962 Gianni incise, sotto la supervisione di Franco Migliacci, il pezzo scritto da Tony Dori “Andavo a cento all’ora“. Il successo non si fece attendere.

Già nel settembre successivo Morandi debuttò in televisione e in brevissimo tempo Morricone gli propose “quel” 45 giri contente successi indelebili nella storia della musica come “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte” e “Sono contento” (primo brano scritto da Gianni).

Nel 64, Gianni conquistò il Cantagiro e iniziò le riprese del film “In ginocchio da te” dove incontrò sua moglie e madre dei suoi due figli, Laura Efrikian.

Nel ’66 bissò il successo al Cantagiro con “Notte di ferragosto“, mentre “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles ed i Rolling Stones” venne censurata dalla Tv.

Dopo una pausa dal palcoscenico per il servizio militare, Morandi tornò a trionfare nelle classifiche musicale con “Scende la pioggia” e nel piccolo schermo con la pellicola “Le castagne sono buone” del grande Pietro Germi.

Arrivati gli anni ’70 Gianni si trovò nell’occhio del ciclone, da un lato come icona di semplicità e portatore di valori senza età, dall’altra parte però non era abbastanza “americanizzato”. La sua carriera sembrava essere ormai giunta al canto del cigno, soprattutto dopo l’improvvisa perdita del papà.

Ma nel ’76 il successo ritornò con il programma tv “Sei forte papà“, e il suo disco arrivò in breve tempo al milione di copie vendute.

Dopo una pausa di qualche anno per motivi personali, negli anni ’80 l’incontro con Mogol fu illuminante: tornò la voglia di cantare, l’entusiasmo di stare sul palcoscenico e in men che non si dica i suoi successi venivano canticchiati da tutti.

Da “Canzoni stonate” a “Grazie perché”, cantata con Ami Stewart le luci della ribalta si riaccesero nuovamente su Gianni.

E così nel 1984 arrivò il nuovo album, Uno su mille. Nella seconda metà degli anni ’80 i successi si susseguirono senza sosta: prima con  “Si può dare di più”, cantata insieme a Tozzi e Ruggeri poi col tour assieme all’amico Lucio Dalla.

Con il cantautore bolognese l’intesa fu vincente: Dalla produce e scrive l’album Varietà, Gianni lo canta, il pubblico lo ama e canta a squarciagola canzoni come “Bella Signora”.

Dopo altri due album e una raccolta intitolata “30 volte Morandi” Gianni inaugura anche gli anni 2000 da protagonista. A Sanremo canta un brano di Eros Ramazzotti dal titolo “Innamorato” e la collaborazione prosegue anche con la produzione dell’album “come fa bene l’amore”.

Negli stessi anni Morandi si divide tra dischi, televisione e sigle per programmi tv. Ed oggi, a 70 anni, non ha smesso. Il suo successo è sempre in aumento così come i suoi ammiratori.

Gianni, proprio per ringraziare i suoi fan, ha scelto di far scegliere loro quali brani inserire nella nuova raccolta “Autoscatto 7.0”.

Come? Naturalmente utilizzando i mezzi di comunicazione più moderni, i social network.

Gianni, a dispetto di chi pensa che internet sia solo per i ragazzini, conta ben 1.155.110 fan sulla pagina Facebook che gestisce lui stesso con grande attenzione e amore.

 

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