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Vendemmia Bottega: musica, storia e gusto

Vendemmia Bottega: musica, storia e gusto
Vendemmi
Stasera va in scena, presso la sede Bottega a Bibano di Godega (TV), la Festa della Vendemmia Venerdì 16 settembre 2016, ore 18,00  – Villa Rosina sede Bottega – Vicolo Aldo Bottega, 2 – Bibano di Godega (TV) La Festa della Vendemmia Bottega ospita per l’edizione 2016 uno spettacolo di “Cabaret Musicale” del gruppo Andrea…

Stasera va in scena, presso la sede Bottega a Bibano di Godega (TV), la Festa della Vendemmia

Venerdì 16 settembre 2016, ore 18,00  – Villa Rosina sede Bottega – Vicolo Aldo Bottega, 2 – Bibano di Godega (TV)

La Festa della Vendemmia Bottega ospita per l’edizione 2016 uno spettacolo di “Cabaret Musicale” del gruppo Andrea Battistoni & the B-Side Trio, che rilegge i capolavori del repertorio classico con una ventata di caustica ironia, per poi lanciarsi in spericolate improvvisazioni jazz e approdare alla follia del teatro dell’assurdo. Una sorta di gioco raffinato che fa divertire il pubblico e al tempo stesso sdrammatizza la musica classica e la musica da camera, rendendole stimolanti, coinvolgenti e accessibili a tutti.

Il “concerto spettacolo” si terrà alle 19,30 circa a Villa Rosina e avrà come quinta d’eccezione la casa colonica del XVIII secolo, sede dell’azienda Bottega, e la distilleria con gli alambicchi in rame in evidenza. Il gruppo Andrea Battistoni & the B-Side Trio è costituito dal giovane ed emergente direttore d’orchestra Andrea Battistoni che si esibirà al violoncello, da Sergio Baietta al pianoforte, da Alessandro Beverari al clarinetto e da Niccolò Bollettini, nelle vesti di arrembante voltapagine.

Nel tardo pomeriggio i figuranti della Compagnia de Calza di Venezia, che indosseranno gli storici costumi veneziani del ‘700, raccoglieranno i grappoli d’uva. Questa affascinante e goliardica vendemmia si concluderà con la pigiatura nei tradizionali tini di legno. In questo caso le protagoniste saranno alcune ragazze, che pigeranno a piedi nudi le uve raccolte.

Questa tradizione, particolarmente diffusa nelle campagne venete fino al secondo dopoguerra, si traduceva in una festa contadina nel corso della quale nascevano amicizie, amori, passioni. L’assaggio del primo mosto derivante dalla spremitura era riservato al mezzadro che, nel corso dell’intera annata agricola, si occupava della coltivazione dei campi e gestiva l’andamento della casa colonica.

La serata si concluderà con una cena all’aperto, nel corso della quale i compari de Calza rievocheranno le suggestioni della Serenissima Repubblica di Venezia con poesie inneggianti al vino e con citazioni erudite.

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