Il lifting è l’intervento che distende la pelle del viso e del collo restituendo loro freschezza e migliorandone il contorno mediante asportazione della cute in eccesso.
L’intervento può essere limitato a un solo settore del viso o essere esteso all’intero volto, a seconda del problema individuale. Quando si effettua un lifting parziale, si parla di lifting cervico-facciale, lifting medio-facciale, lifting temporale o lifting del sopracciglio. Candidati ideali per il lifting sono donne o uomini con segni di cedimento del volto ma che hanno ancora una certa elasticità della pelle e una struttura scheletrica ben definita. La maggior parte dei pazienti ha un’età compresa tra i quaranta e i sessanta anni, ma l’intervento può essere eseguito anche più avanti negli anni.
Le cicatrici che residuano all’intervento sono per la maggior parte situate in zone ordinariamente non visibili; un breve tratto di cicatrice, posto davanti al padiglione auricolare, diviene normalmente impercettibile nello spazio di qualche mese. Pazienti con un’eccessiva reattività cutanea possono talvolta imprevedibilmente sviluppare cicatrici un po’ arrossate e rilevate, che andranno trattate con specifiche pomate ed eventualmente con infiltrazioni di cortisone. Le piccole rughe superficiali o altri piccoli difetti, che non possono essere corretti con l’intervento di lifting, possono essere migliorati, a seconda dei casi, con terapie complementari quali l’impianto di filler, il lipofilling, la tossina botulinica, il laser resurfacing, il peeling chimico, eccetera.
L’effetto di ringiovanimento del volto ottenibile con un lifting viene potenziato associandovi un intervento di liposuzione regionale, di blefaroplastica, di rinoplastica.
Il tipo di anestesia, i tempi di degenza, la frequenza delle medicazioni, l’epoca della rimozione dei punti, dipendono dal singolo caso clinico e dalla tecnica impiegata.
Il risultato è in genere soddisfacente fin dai primi tempi, anche se alterato da un inevitabile gonfiore post‐operatorio. Le aree del viso e del collo interessate dall’intervento si gonfiano sempre, talvolta minimamente, più spesso in modo notevole. Questo edema di notevole entità ha di solito breve durata e, già una settimana dopo l’intervento, si sarà notevolmente ridotto. Il gonfiore residuo scompare più lentamente e verrà completamente riassorbito solo dopo alcuni mesi.
Prima dell’intervento
È necessario informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci; in ogni caso bisogna sospendere l’assunzione un mese prima di terapie ormonali quali pillola anticoncezionale e ormonoterapia sostitutiva della menopausa, due settimane prima di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Aspirina, Ascriptin, Alka Seltzer, Bufferin, Cemirit, Vivin C, ecc.); una settimana prima è bene limitare l’assunzione di alcolici e sospendere il fumo, che, limitando il flusso di sangue alla pelle, può interferire con i processi di guarigione delle ferite.
Dopo l’intervento di lifting
Il dolore post-operatorio è di modesta entità; l’edema ovvero il gonfiore del volto spesso di notevole entità (“faccia da luna piena”) ha di solito breve durata e, già una settimana dopo l’intervento, si sarà molto ridotto; per accelerare il riassorbimento del gonfiore è utile sottoporsi a sedute di linfodrenaggio eseguito da mani esperte.
Prescrizioni post‐operatorie
È consigliabile trascorrere i primi giorni di convalescenza in un ambiente fresco, riposando con la testa posizionata più in alto del corpo (due cuscini posti sotto al materasso permetteranno di alzare la schiena senza infastidire il collo ) e assumendo con regolarità analgesici e/o altri farmaci secondo prescrizione medica.
Compresse di garza o fazzoletti imbibiti di acqua, conservati nel congelatore e applicati freddi sopra un panno appoggiato sulle zone sottoposte all’intervento, posseggono un blando effetto antiedemigeno e offrono una piacevole sensazione di refrigerio.
Per almeno dieci giorni bisogna limitare al minimo i movimenti di rotazione e di estensione della testa.
Due giorni dopo l’intervento è possibile fare una doccia con acqua tiepida usando sapone liquido neutro in dosi minime, che deve essere ben risciacquato specie dalle ferite. Inoltre il getto non deve essere indirizzato direttamente sull’area di intervento. Le suture sono di solito tolte dopo 4‐5 giorni nelle aree più esposte e dopo 8‐15 giorni nelle altre zone (fra i capelli).
Tiziana Lazzari, Chirurgo Estetico e Dermatologo