Per tenere a bada patologie come il diabete tipo 2 o le malattie cardiovascolari, oltre ad avere uno stile di vita sano, è altamente consigliato adottare un regime alimentare ricco di fibre, soprattutto dopo i 50 anni.
I ricercatori del CREA (centri di Cerealicoltura e Colture Industriali e di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura) hanno da poco presentato un pane al alto contenuto di fibre realizzato utilizzando per la prima volta una farina ricavata dalle fibre provenienti dalla buccia degli agrumi e da altri elementi come la polpa e i semi che avanzano dai processi di lavorazione.
Questo composto di risulta, denominato pastazzo, è un sottoprodotto della lavorazione degli agrumi che ancora oggi rappresenta un rifiuto con elevati costi di smaltimento, visto che ne vengono prodotte circa 500.000 tonnellate all’anno. In questo particolare processo di panificazione il pastazzo viene sottoposto a diversi lavaggi e poi a essiccazione, prima di essere miscelato con semola di grano duro e crusca ad alta digeribilità.
Il risultato è un pane molto simile al pane normale, sebbene presenti un lieve sapore di agrumi. È inoltre da sottolineare che da un punto di vista strettamente chimico-fisico, le fibre di agrumi, non hanno avuto alcun impatto sulla conservabilità del pane, sul volume, sul peso, sulla struttura interna e sul pH.
Il pane ottenuto dai ricercatori del CREA è un prodotto da forno che presenta una percentuale di fibre molto alta nella sua composizione, equivalenti a 6 grammi su 100 di prodotto, che risulta più digeribile, morbido e levigato rispetto al normale pane integrale. L’obiettivo del CREA era quello di creare un pane adatto a una dieta salutare con delle caratteristiche organolettiche il più possibile simili a quelle del pane tradizionale. E stando ai dati forniti dai ricercatori, il pane agli agrumi a differenza, del pane prodotto con uno sfarinato integrale 100% di grano, preserva le caratteristiche fisiche e sensoriali del pane tradizionale, ma con un maggiore valore nutrizionale; l’obiettivo sembra così essere stato centrato.
Lo studio, realizzato insieme al Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Frontiers in Nutrition, mentre il pane agli agrumi dovrebbe essere commercializzato a breve in confezioni ad atmosfera protetta in grado di conservarne le caratteristiche organolettiche per circa 90 giorni.