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Dott. Geraci, come tonificare le braccia

Dott. Geraci, come tonificare le braccia

Le donne sarebbero più affascinanti se si potesse cadere tra le loro braccia senza cadere nelle loro maniAmbrose Bierce.

 

Come si sa il normale processo di invecchiamento della cute  (cronoinvecchiamento) è provocato da una somma di fattori, tra questi indubbiamente gli anni e l’inquinamento  atmosferico, ma talvolta  anche processi infiammatori e sequele chirurgiche che possono accompagnare i tumori del  seno.

Il derma  va incontro ad un vero e proprio impoverimento strutturale. Con il tempo, infatti, le fibre di collagene vengono meno e anche il normale processo di rinnovamento cellulare è fisiologicamente rallentato. Uno stile alimentare errato e la scarsità di movimento, peggiorano la situazione. Nelle braccia cominciano, quindi, a diventare evidenti le pieghe cutanee e le grinze dovute all’assottigliamento della pelle.

Non mancano casi, però, di ipotonia tissutale ereditaria in cui l’eccessiva sottigliezza della pelle porta a risultati sempre più evidenti nel tempo e indubbiamente scoraggianti.

Che sia ereditario o acquisito, quello dell’ipotonia è comunque un inestetismo complesso, spesso non facilmente risolvibile, che richiede pertanto interventi immediati.

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A questo quadro abbastanza sconfortante  può aggiungersi una ridotta tonicità muscolare, anche se  effettivamente quest’ultima molto raramente causa dei veri e propri inestetismi.

Sono varie e molteplici le zone del corpo colpite, ma in questo articolo ci occuperemo  specificatamente dell’ “indisponente” difetto fisico  che colpisce la pelle delle braccia interne.

Il rilassamento delle braccia li rende, avvizzite, sciupate e sovraccariche di cute in eccesso anche per  la silhouette più affusolata.  Questo inestetismo molto comune, scoraggia  anche un certo tipo di  abbigliamento come indossare una maglietta a maniche corte.

Il movimento delle braccia sarà, infatti, accompagnato da una esagerata cedevolezza della pelle che inizierà impietosamente a tremolare.

La parte più interessata dalla ridotta tonicità è la zona del “tricipite muscolare”.

Si può provare innanzitutto a “sostenerla “ tonificando ed implementando la muscolatura sottostante per esempio con un allenamento fitness periodico anche domiciliare, ma meglio se seguito da un istruttore. Anche gli esercizi specifici di Pilates possono avere un risultato  molto soddisfacente  o, se il tempo scarseggia, si possono inventare varianti domestiche, usando come pesi delle bottigliette d’acqua (il cosiddetto Total Body Workout).

Una dieta bilanciata ed un adeguato apporto idro-salino aiuteranno enormemente il tutto.

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Se questa via non si dimostrerà sufficiente, sarà necessario ricorrere a dispositivi medico-estetici, una tra le più utilizzate è  la Radiofrequenza, nelle sue due varianti, mono e bipolare. Entrambe  innalzano la temperatura del tessuto connettivo che attivato attraverso il calore giungerà a produrre nuovo collagene e nuova elastina.

Oppure cicli di sedute di Endermologie, che tonificano il  tessuto cutaneo omogeneizzando anche il tessuto adiposo sottostante.

Altra  possibilità è una apparecchiatura ideata  dalla NASA  per lo studio delle particelle di luce, con  emissione diretta ed  assolutamente indolore di raggi di luce (Fotoni)  gestiti  direttamente sul tipo di pelle dall’operatore. Anche questa metodica conduce alla formazione autogena di collagene, questa ha il vantaggio di poter essere utilizzata anche nel periodo estivo e non necessità di schermi protettivi solari.

Ma se l’inestetismo è marcato la via da seguire è necessariamente quella del Lifting delle braccia superiori detta anche Brachioplastica. Da riservare nei casi in cui  la  perdita di tonicità dei tessuti della zona mediale delle braccia è eccessiva e coinvolge anche il cavo ascellare..

La  Brachioplastica  o Lifting delle braccia ha avuto negli anni un  eccezionale sviluppo, divenendo una Tecnica  chirurgica, incredibilmente contenuta  sia riguardo alla bontà della  cicatrice e sia sul  modellamento della silhouette delle braccia e del cavo ascellare

La tecnica prevede, una breve lipoaspirazione con cannule sottili  per asportare e modellare l’inevitabile grasso in eccesso. E una resezione della cute in eccesso con ricostituzione dei tessuti sottostanti ormai “scompaginati”.

Si esegue in anestesia locale e modesta sedazione. Dopo l’ intervento, è necessario tenere a riposo assoluto le braccia per 48 ore circa  e nelle due settimane successive all’intervento  si indosserà una guaina elastica modellante. Le normali attività possono essere riprese in 7 giorni, mentre i lividi scompariranno quasi del tutto in 2 settimane.

Dott. Vincenzo Geraci                                                                                          

 

 

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