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Centri dialisi e gestione ambientale nel turismo e nella sanità: Gadomed in prima linea in Italia

Centri dialisi e gestione ambientale nel turismo e nella sanità: Gadomed in prima linea in Italia

Attiva da trent’anni in Liguria, sede a Genova, Gadomed svolge attività tecniche, commerciali e di consulenza per le strutture nosocomiali (ospedali, case di cura, hotels etc), avvalendosi di una ventina di professionisti tra biologi, chimici farmacisti, ingegneri. Due le principali aree di competenza: la realizzazione di centri dialisi e loro gestione tecnica e la gestione ambientale (acqua, aria e superfici) delle strutture nosocomiali e turistico-ricettive per la sicurezza sanitaria.

In un’ottica di crescita e di miglioramento della ricettività verso un target senior, i centri dialisi-vacanza sono un importante supporto al turismo silver, una garanzia di copertura sanitaria e di grande ritorno. In questo settore, Gadomed rappresenta il gruppo NephroCare (gruppo Fresenius Medical care), che ha come attività principale la realizzazione e la gestione diretta di centri dialisi, con ben 3.430 cliniche per dialisi di proprietà nel mondo, nelle quali sono curati più di 195.000 pazienti in dialisi.

In Liguria esistono solo due piccole realtà private nel settore, ma Gadomed fornisce servizi anche a tutte le aziende sanitarie liguri, in particolare all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, con cui ha collaborato per la realizzazione del nuovo centro tecnico per la nuova dialisi del Maragliano. «Per crescere in questo campo – afferma Fabio Patti, amministratore unico di Gadomed – è necessario un programma di partnership con la sanità pubblica».

Per quello che riguarda invece la gestione ambientale, molto sentita all’estero e ancora poco conosciuta in Italia, Gadomed è presente con il programma nazionale LegionOff, esclusivo approccio alla tematica della sicurezza ambientale. Si tratta di un elemento di rischio da non sottovalutare, specie in presenza di popolazione anziana, immuno-compromessa, più facilmente attaccabile da batteri proprio come la legionella. «Le recenti pandemie di Brescia – spiega Patti – i casi di Rimini, Aosta, Milano e Trento hanno confermato la pericolosità del batterio Legionella, e della responsabilità diretta del gestore della struttura, spesso indagato per epidemia colposa. Esistono le linee guida dell’Istituto superiore della sanità, vanno rispettate, e noi siamo in grado di mettere in sicurezza qualsiasi struttura: operiamo con successo in moltissimi ospedali italiani, così come nelle strutture sanitarie private e nelle strutture turistico ricettive».

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